Video 4/6 Com’è cambiata l’anima di Lugano
Video 4/6 Com’è cambiata l’anima di Lugano
Da città “semplice, umana e onesta” Lugano si è trasformata anche nell’anima.
Louis Hagner ricorda l’esistenza di personaggi particolari, le cosiddette macchiette, persone un po’ bizzarre e singolari che suscitavano simpatia.
Ma l’antiquario ha assistito anche alla demolizione di parecchi edifici che, per fattura e pregio architettonico a suo parere andavano mantenuti. Tra gli scempi ricordati è la demolizione del ristorante Venezia (ex Convento) in salita Chiattone, dove andava a mangiare e sentiva gli ebrei che ballavano al piano superiore, l’osteria del Pozzo, la bellissima casa dei Pedrini in via Peri con pregevoli stucchi decorativi, la filanda in via Serafino Balestra che esponeva un interessante affresco che, purtroppo, non è stato strappato per salvarlo.
Ricorda inoltre quando al Castello di Trevano aveva installato lo Studio di Restauro Universale il sedicente professor Mancia, rivelatosi poi un bluff; a questo proposito ricorda l’importanza storica del Castello e il valore dei materiali utilizzati al suo interno, elementi di ottima qualità, soprattutto quelli in marmo. Sicuramente un richiamo di interesse artistico importante per l’intera Svizzera andato perso.
Fortunatamente esiste ancora la Villa Favorita di Castagnola e Louis Hagner ritiene che sia importante rispettare e tutelare la vita privata dei proprietari.
Nel laboratorio di Louis Hagner, antiquario-restauratore nella casa Vassalli a Paradiso, in procinto di trasferirsi a Cureglia, è comparsa questa fotografia della vecchia Lugano. Sbiadita dal tempo, raffigura uno scorcio della città che molti luganesi avranno riconosciuto: si tratta della Piccionaia, all'angolo tra corso Pestalozzi e via Pioda. Da diversi decenni è un locale notturno, ma in precedenza – come evidenzia l'immagine e l'insegna «Antichità» – ospitava la bottega di un antiquario, uno dei pionieri di questo settore. Il titolare, seduto davanti all'entrata, attorniato da vecchie fotografie, pentole di rame e altri oggetti, è Luigi Bolla, persona conosciuta in città. Si occupava anche di arredamento e svolgeva lavori di restauro. (Dalla Rivista di Lugano)
Clicca qua per ingrandire la foto.
Visita anche
Ticino Tessin : Breve storia del castello e parco di Trevano (swisscastles.ch)
Villa Favorita (Lugano) - Wikipedia
Vai al dossier Louis Hagner cliccando qua.
Archivio Museo della Memoria: MDM0747
Bellissimo servizio , semplice ma che “tocca” argomenti che condivido appieno e che mi riportano a ricordare momenti degli anni 50/60 con figure particolari caratteristiche del tempo, che si rincontravano in città. Un esempio su tutti. “ Italo”’con il suo asinello, che permetteva ai bimbi di fare una “sgroppata”o ul “ Pelegrin” che in sella alla sua bicicletta, sorvegliava il Parco Ciani e altri ancora. Oppure gli edifici storici che ormai non ci sono più e sono stati sacrificati Sull’altare del progresso, come Il Castello di Trevano, il Venezia , sulla scalinata Chiattone ecc, nostalgia ? Si, mentre sulla Villa Favorita e la passeggiata no.