Video 5/6 Il clima culturale degli anni ‘60 del Novecento
Video 5/6 Il clima culturale degli anni ‘60 del Novecento
Il vivace ambiente intellettuale di Lugano di quegli anni ha contribuito a perfezionare la formazione di Louis Hagner.
Poco più che ventenne Louis ha la fortuna di conoscere, soprattutto, il mondo dei pittori di quel periodo. Suo mentore è stato Carlo Cotti (1903-1980), conosciuto nel 1956, con il quale avrà dapprima un rapporto professionale; nel corso degli anni l’intesa si trasformerà in una profonda amicizia. Cotti, con il quale ha viaggiato parecchio in Italia, gli ha fatto conoscere i capolavori della letteratura e della pittura italiana.
A Carlo Cotti, Louis restaurava antiche statue religiose - scolpendone gli arti mancanti - che poi vendeva per guadagnare qualcosa in più oltre agli introiti provenienti dalla sua pittura. Ne ha conosciuti parecchi di artisti in quegli anni: Felice Filippini (1917-1988), Mario Marioni (1910-1987), Alberto Salvioni (1915-1987)… Dello scultore Remo Rossi (1909-1982) ricorda divertito quanto fosse un buon affarista.
Con il pittore Carlo Cotti ha visitato varie città d’arte italiane; la scoperta di un mondo sconosciuto per Louis. A Napoli, in quegli anni, si è trovato di fronte alla vivacità e l’astuzia della popolazione, soprattutto l’arguzia degli scugnizzi e dei ragazzini che a quei tempi lavoravano anche nei ristoranti. Racconta di uno di loro che gli ha fatto conoscere tutti i rigattieri della città collaborando così agli introiti della famiglia; unico svago era la partita di calcio che la domenica il padre, ogni tanto, gli permetteva di andare a vedere.
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Archivio Museo della Memoria: MDM0747
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