La mostra «Bianco-Nero» a Villa Ciani
La mostra «Bianco-Nero» a Villa Ciani
L’edizione del «Telegiornale» andata in onda il 7 aprile 1958 mostrò alcune sequenze filmate girata a Villa Ciani, dove si era svolta la mostra internazionale di pittura dal titolo «Schwarz-Weiss» (Bianco-Nero).
Alla mostra, anche il «Cinegiornale svizzero» aveva dedicato un servizio il 4 aprile, con questo commento:
Nella villa Ciani di Lugano, esperti di 5 Nazioni, esaminano 600 incisioni e disegni d’artisti di tutto il mondo. Preludio alla quinta Mostra Internazionale del Bianco e Nero di Lugano. / Aldo Patocchi, dinamico e affabile, presiede la giuria, che vaglia opere invitate da 120 artisti di 32 nazioni. / Particolarmente suggestive, le immagini della greca Katrakis, / una monotipia di Neil Schraga, israeliano, / un quadretto cinese, / silografie giapponesi. Il primo premio è stato assegnato a un artista nipponico. /
Negli anni Sessanta e Settanta, la televisione svizzera aveva un’unica redazione per la produzione del «Telegiornale» (Tagesschau - Téléjournal - Telegiornale) ubicata a Zurigo. Solo a partire dal 1988 la RTSI cominciò a produrre la propria edizione del «Telegiornale» a Comano.
I servizi del «Telegiornale» degli anni Sessanta dedicati alla Svizzera italiana conservati negli archivi della RSI provengono dagli archivi della SRF (Schweizer Radio und Fernsehen), allora DRS. Lo stato delle piste audio varia molto: a volte si sente solo la musica, altre volte si sentono i suoni d’ambiente, talvolta la voce degli intervistati. Ci sono casi in cui il servizio è stato conservato in lingua tedesca, altre volte in lingua italiana. Questo eterogeneo stato delle piste audio non impedisce di usare questi documenti per avere un accesso diretto agli eventi del tempo.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.