Nuova sede della Overland Trust Banca di Lugano
Nuova sede della Overland Trust Banca di Lugano
La foto del 17 luglio 1984 ritrae, nel cantiere in via di finitura di via Serafino Balestra 5 a Lugano, la costruenda nuova sede della Overland Trust Banca, l’architetto progettista Giampiero Camponovo classe ‘40, al centro con i suoi due suoi stretti collaboratori, Alberto Trevisani 1944 e Alberto Gadoni ‘45, posano davanti al gruppo scultoreo "incontri" appena sistemato posto nella “piazzetta” antistante l’ingresso del nuovo edificio, opera dell’artista-scultore Kurt Metzler (1941) che operava e lavorava in Ticino e che rappresenta cinque figure in ottone patinato.
Una interessante pubblicazione, edita dallo stesso Istituto è stata presentata in occasione della sua inaugurazione e apertura degli sportelli il 27 agosto dell’84 e dove si fa accenno (cito) “alla posizione dell’edificio stesso che viene a situarsi nell’area compresa tra il centro storico e il quartiere di Molino Nuovo, delimitato a nord della via Curti, ad est da corso Elvezia, a sud da corso Pestalozzi ed a ovest da via Pretorio e Stefano Franscini e con lo sviluppo del nuovo quartiere commerciale del centro cittadino sul suo fronte sud di via Balestra, iniziato con l'imponente autosilo comunale '78.
Prima dell’intervento venero abbattute delle vetuste e fatiscenti case d’abitazione che comprendevano anche alcuni adiacenti capannoni con vari insediamenti di artigiani e artisti e con una piccola e nota fabbrica di gassose.
Si legge che storicamente questa area, fino alla metà del secolo scorso era aperta campagna coltivata intensamente e costellata da alcuni mulini insediatisi lungo i corsi delle rogge che lo attraversavano.
Nelle antiche case abbattute, risiedeva la famiglia di mia mamma; mio nonno era il proprietario della fabbrica di Gazzose Peri. Sfortunatamente, tra gli edifici demoliti, si incluse anche una porzione di un antico mulino medievale che un tempo serviva il vecchio ospedale di Lugano. Su una delle facciate di questo complesso, vi era un dipinto murale del 1523, opera di un artista lombardo che aveva anche contribuito a decorare alcune piccole porzioni delle cappelle della chiesa di Santa Maria degli Angeli a Lugano. Fortunatamente, negli anni Settanta, mio nonno fece strappare quest'opera prima della demolizione di tutti gli edifici!
Ho partecipato al progetto dello stabile sin dall’inizio e seguito le trattive con i Proprietari del sedime. Mi ricordo dello “stato” degli edifici, purtroppo non ricordo di un dipinto murale “ strappato e salvato” per fortuna da suo Nonno. Non sono in possesso, ( forse l’architetto lo è) di foto o testimonianze precedenti alla demolizione, per renderci conto della situazione di allora. Per contro, su “Antichi ricordi” Fervore edilizio negli anni '70 a Lugano apparso sulla Rivista di Lugano del 27 novembre 2015 , su una foto di Vincenzo Vicari si possono intravvedere, visti dall’alto, gli edifici e il grande parcheggio oggi Autosilo di via Balestra e una panoramica del radicale cambiamento climatico del centro cittadino .
Questo affresco venne immortalato, da sempre da Vincenzo Vicari, nel 1963, e la fotografia costituisce l'unica testimonianza rimasta del dipinto originale ancora sul muro dell'antico mulino. È visibile qui: vincenzovicari.ch/oggetti/5722.... Tuttavia, nessuno sembra ricordare con precisione il luogo esatto in cui era esposto questo dipinto all'interno dei caseggiati. Grazie per la segnalazione dell'articolo, andrò a dare un'occhiata.
Signora Reichlin, ho preso visione del documento storico da Lei segnalatomi. La ringrazio per la sua risposta puntuale e professionale e per avermi fatto partecipe di un dipinto/affresco, raffigurante la Vergine ed i quattro Santi, che, purtroppo, non mi ricordo di averlo visto allora su qualche parete.