La collina di Praccio a Massagno vista dalla città alta, verso il 1950
La collina di Praccio a Massagno vista dalla città alta, verso il 1950
Ritaglio di giornale non datato con la didascalia “La collina di Praccio e Rovello viste dalla città alta”. Visto che sono nato e cresciuto nei dintorni, un’analisi della foto mi consente una datazione abbastanza probabile: la foto è stata scattata attorno al 1950-52. La grande casa al centro dell’immagine è la “Casa della Pasta” in via Lisano a Massagno, casone popolare ove abitarono anche i miei nonni. Davanti ad essa l’edificio dell’IBSA (Istituto Biochimico S.A,) di Germano Brazzola che non appare ancora sulle foto aeree del 1945 ma è presente in una del 1950. Tutto a destra, sopra il tetto in primo piano si scorge una parete dell’edificio delle PKZ, anch’esso di quegli anni. La strada che parte dall’angolo inferiore sinistro è la via al Ponte da cui di dirama, all’altezza dell’IBSA, la via Lisano, che nel 1945 era ancora un viottolo fra i campi. A sinistra della casa della Pasta, oltre la strada si intravvedono le struttre dell’officina del fabbro Giovanni Agustoni, proprio a ridosso della trincea ferroviaria che si scorge a malapena, nonché il magazzino dell’impresa di costruzioni Luigi Taddei di Viganello. Oltre a questi è visibile la chiesa di S. Lucia di Massagno e dietro ad essa il S.Bernardo di Comano. La collina di Praccio aveva ancora poche costruzioni e molti alberi, mentre oggi è tutto il contrario. Quanto alla ripresa fotografica, l’angolazione e l’edificio in primissimo piano nell’angolo destro, che mi sembra la tipografia Veladini, mi fa supporre che essa sia stata effettuata dal campanile della chiesa di S. Nicolao a Besso, costruita nel 1950
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.