Remo Rossi, l’immensa eredità di un artista che fu anche promotore culturale
Remo Rossi, l’immensa eredità di un artista che fu anche promotore culturale
La Foca in Piazza Governo, il Crocifisso nella sala del Parlamento a Palazzo delle Orsoline e l’Elvezia in Piazza Stazione a Bellinzona, l’effigie di San Nicolao nell’omonima chiesa di Besso, il Toro e la Bagnante nei due principali giardini pubblici della città e i Leoni (salvati dalla demolizione) sulla facciata della vecchia posta a Locarno. Senza contare i monumenti funebri in molti cimiteri e, ovviamente, il Pardo che premia i vincitori del Festival del film. Tutte opere che fanno parte dell’immensa eredità lasciata al Ticino da Remo Rossi, forse l’artista locarnese più conosciuto assieme al pittore Filippo Franzoni.
In occasione dei 40 anni dalla morte dello scultore Remo Rossi (1909-1982 la Fondazione che porta il suo nome propone un’esposizione e progetta la ristrutturazione degli atelier di via Nessi a Locarno.
Inizio dell’articolo di Barbara Gianetti Lorenzetti apparso su LaRivista.
Visita anche Fondazione Remo Rossi
Remo Rossi (al centro) con Ettore Rossi (a sinistra), Jakob Probst (a destra, con l’abito bianco) e alcuni aiutanti. Siamo negli anni Quaranta e dietro il blocco di pietra si riconosce la casa dello scultore, oggi sede della Fondazione
Remo Rossi con Alberto Giacometti alla Biennale di Venezia nel 1961.
Leggi l’articolo completo su LaRivista cliccando qua.
Vai al dossier “LaRivista” cliccando qua.
Vai al dossier LIBRI e ARTICOLI - Museo della Memoria cliccando qua.
Archivio Museo della Memoria: MDM0723
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.