La merce che viene dal sud. Lire verso il Canton Ticino
La merce che viene dal sud. Lire verso il Canton Ticino
Girato parte in Italia, parte nel Canton Ticino, Silvano Toppi è l’autore di questo servizio andato in onda il 23 ottobre 1975 nel programma televisivo «Reporter» con il titolo: «La merce che viene dal sud».
A metà degli anni Settanta, l’organizzazione di Cooperazione e Sviluppo Economico (OCSE) riteneva che dal 1960 al 1974 più di 9500 miliardi di lire erano uscite clandestinamente dall’Italia per raggiungere le banche di Chiasso, Lugano e Zurigo. Era la cosiddetta “merce” che veniva dal Sud. Numerosi erano i controlli della guardia di finanza, che riusciva ad intercettare i corrieri della valuta. Per frenare la fuga di capitali era intervenuta anche la Banca d’Italia. Ai tempi del servizio realizzato da Silvano Toppi, però, si era notato un aumento delle “lire sporche”, cioè soldi legati a reati, come i sequestri di persona, e il loro successivo riciclaggio. Un problema che coinvolgeva anche la magistratura elvetica, sempre più spesso in contatto con quella italiana
Gli intervistati sono: Paolo Bernasconi, procuratore pubblico, Plinio Cioccari, presidente dell’Associazione Bancaria Ticinese e Aldo Madia, capo squadra della mobile di Novara.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.