La fratellanza, uno strumento giuridico poco noto
“… i meccanismi e le tipologie di un istituto, la “fratellanza”, cui ricorrevano le coppie prive di eredi o consapevoli di avere una discendenza non utile, cioè composta da sole femmine o da maschi inadatti ad amministrare e governare la casa o la facoltà e perciò definiti come “inetti” e “fatui”. Se il detentore della “facoltà” era in età avanzata, il che significa cinquantenne in un’epoca in cui i sessantenni erano considerati “decrepiti”, e il suo erede era ancora minorenne…”
Estratto dell’articolo di Danilo Mazzarello su laTurrita giugno 2022.
Patti antematrimoniali e fratellanza tra Domenica, Anna Maria e Margherita, sorelle Pajardine dette Bellotte di S. Antonino, e Michele Codiroli di Vallemorobbia, 7 febbraio 1797 (ASTi, Archivio notarile, Ghiringhelli Giuseppe Antonio, scatola 335).
Fratellanza antematrimoniale tra Giuseppe Buletti e Maria Giuseppa Del Biaggio, 28 ottobre 1780 (ASTi, Archivio notarile, Ghiringhelli Giuseppe Antonio, scatola 332).
Convenzione di fratellanza e transazione. Il curatore generale degli orfani Barioni (cinque minorenni) approva le nuove nozze della loro madre a patto che i due maschi siano fratellati con il loro futuro patrigno. Con la fratellanza gli eredi della facoltà Barioni diventano tre e se uno muore senza successione i due rimasti subentrano a parti uguali, 29 febbraio 1796 (ASTi, Archivio notarile, Notaio Ghiringhelli Giuseppe Antonio, scatola 334).
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Archivio Museo della Memoria: MDM0662
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.