Roberto Longhi parla di Giovanni Serodine
Roberto Longhi parla di Giovanni Serodine
Quando questa intervista di Gabriele Fantuzzi andò in onda — il 23 giugno 1970, nel programma televisivo «Incontri - Fatti e personaggi del nostro tempo» —, il più importante critico d’arte italiano del Novecento che ne è al centro, Roberto Longhi, era morto da poco; egli nacque infatti ad Alba il 28 dicembre 1890 e si spense a Firenze il 3 giugno 1970. Nei primi anni Cinquanta, Longhi aveva studiato con attenzione l’opera del pittore di origini ticinesi Giovanni Serodine (Ascona, 1594 o 1600 – Roma, 21 dicembre 1630), pubblicando poi una importante monografia: Roberto Longhi, Giovanni Serodine, Sansoni, Firenze, 1954. Questa intervista per così dire postuma costituisce un documento eccezionale perché è una sintesi divulgativa del lavoro critico di Longhi su Serodine.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.