«L’erba voglio», di Mario Agliati
«L’erba voglio», di Mario Agliati
Nato a Lugano nel 1922 e figlio di un artigiano, Mario Agliati ottenne, dopo la magistrale di Locarno, il diploma di insegnante all’Università di Friborgo. Fondatore della rivista «Il Cantonetto» nel 1953, fu attivo come giornalista, in particolare per la «Gazzetta Ticinese». Storico oltre che scrittore, pubblicò fra gli altri Lugano del buon tempo (1963), il secondo volume della Storia della Svizzera (1969), Ottobre 1925: l’Europa a Locarno (1975, in collaborazione con Rodolfo Mosca), Lugano: racconto di ieri (1998-99). Della sua produzione letteraria si ricordano L’erba voglio (romanzo, 1966), I problemi del professor Pilati (racconti, 1987), La profezia del dottor Donzelli (racconti, 1991).
In questa puntata della trasmissione radiofonica «Radioscuola», andata in onda il 23 gennaio 1987, è presentato un brano tratto da L’erba voglio. In quest’opera Mario Agliati ci riporta nella Lugano degli anni ‘30, tracciando in quadri tanto sintetici quanto suggestivi le caratteristiche essenziali della gente di via delle scuole e, in particolare, degli abitanti di casa Scala, una costruzione di cinque piani che “poteva dirsi un alveare”: la casa dei coniugi Balducci (portinai), e del “Pin üscer” (uno degli agenti comunali, dal viso butterato dal vaiolo), del “Bignam” (un Colombo da Seregno, artigiano capace, un poco rigattiere e antiquario) e di altri indimenticabili personaggi.
Testo a cura dell’Osservatorio culturale del Cantone Ticino
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.