4/5 Gli ebrei che scappavano
4/5 Gli ebrei che scappavano
Luciano Rezzonico rievoca il triste periodo della seconda guerra mondiale (1939/1945), e la tragedia degli ebrei che fuggivano dal regime fascista. L’alpe di Trevino si trova proprio sulla frontiera con l’Italia, sul percorso dei sentieri usati solitamente dai contrabbandieri ma, durante la guerra, anche dai passatori che, dietro compenso, aiutavano gli ebrei italiani a trovare rifugio in Svizzera. Luciano si ricorda di una signora ebrea ultra ottantenne che suo padre Osvaldo ha trovato e salvato, portandola fino alle cantine di Gandria sistemata su una sedia che si era legato sulle spalle. La famiglia Rezzonico aiutava i fuggiaschi ebrei per compassione e solidarietà, a volte nascondendoli per settimane nella cascina e salvando loro la vita. Uno di loro, ventenne rimasto da solo perché i suoi genitori furono catturati, è sopravvissuto grazie al nonno Ignazio Rezzonico che l’ha tenuto nascosto nel camino della cascina. Ha poi potuto raggiungere dei parenti a Zurigo e studiare ingegneria al Politecnico. Ha sempre mostrato affetto e gratitudine a chi gli aveva salvato la vita e ogni estate tornava in Ticino per trovare il nonno Ignazio e tutta la famiglia Rezzonico.
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Archivio Museo della Memoria: MDM0292
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.