Le informazioni di membri e visitatori sono analizzate in modo anonimo per fornire il miglior servizio possibile e rispondere a tutte le esigenze. Questo sito utilizza anche dei cookies, ad esempio per analizzare il traffico. Puoi specificare le condizioni di archiviazione e accesso ai cookies nel tuo browser. Per saperne di più.
È online la nuova piattaforma nazionale: historiaHelvetica.ch
La “Misochea” e le prime poesie in volgare del Grigionitaliano di Martino Bovolino (2)

La “Misochea” e le prime poesie in volgare del Grigionitaliano di Martino Bovolino (2)

28 marzo 2023
Fondazione Claudio Granaroli Mesocco, per gentile concessione
Fondazione Claudio Granaroli Mesocco

Martedì 28 marzo 2023 si è tenuta a Mesocco la presentazione della nuova “Fondazione Claudio Granaroli” diretta da Monica Rubini, che si prefigge di mantenere viva e promuovere l’arte in tutte le sue forme e che merita un discorso a parte. Durante la cerimonia è stato presentato il primo Foglio della Fondazione, che su due pagine parla di un illustre figlio di Mesocco oggigiorno ahimè quasi sconosciuto: Martino Bovolino ( verso il 1470-1531). Al servizio di (Gian Giacomo Trivulzio, che fece ingrandire e rafforzare il castello di Mesocco nel 1480 entrò nella Lega Grigia), il Bovolino fu vicario in Valtellina, diplomatico e propugnatore di un’alleanza fra le Tre Leghe e gli Sforza. Cadde vittima di un’imboscata nel 1531 a Cantù ad opera di nemici che mal vedevano quest’alleanza.

Ma la sua importanza -come ha sottolineato il professor Vincenzo Guarracino è quella di essere stato il primo scrittore e poeta in lingua volgare (ossia in italiano) dei Grigioni. Nella sua opera “Misochea Magni Trivultii” ovvero “Le imprese legate a Mesocco di Gian Giacomo Trivulzio detto il Magno” -parte in latino e parte in volgare, vi sono alcuni sonetti in italiano di cui uno è pubblicato sulla prima pagina: il titolo è in latino “Castrum Mesochi se commendat in laudem Magni Trivultiii domini sui” e nel sonetto il poeta fa parlare in prima persona il castello di Mesocco e colui che l’aveva ingrandito e fortificato, appunto Gian Giacomo Trivulzio. Vista l’importanza di questi testi per la storia del Moesano pubblichiamo per gentile concessione le prime due pagine del Foglio con il sapiente commento del prof. Guarracino. Qui la seconda pagina. Chi fosse interessato ad ottenere un esemplare del Foglio della Fondazione può richiederlo presso info@fondazioneclaudiogranarol...

Al lettore accorto non sarà sfuggito che “Bovelino” è un nome assai simile a “Boelini” e tal Gaspare Boelini fu defenestrato dal castello di Mesocco, come lo ricorda una lapide posta ai piedi della rocca. Non escludo si trattasse della stessa famiglia.

Devi essere registrato in per poter aggiungere un commento
Non ci sono ancora commenti!
Claudio Abächerli
904 contributi
30 marzo 2023
78 visualizzazioni
0 likes
0 preferiti
0 commenti
2 dossier

Le nostre vite: un secolo di storia degli svizzeri attraverso le loro immagini

La rete:
Sponsor:
11,450
3,155
© 2024 di FONSART. Tutti i diritti riservati. Sviluppato da High on Pixels.