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Karl (Carlo) Lee, l’ultimo pioniere della Televisione Svizzera

9 gennaio 2024
Adriana Parola Sassi
Atte-Museo della Memoria

Karl Robert Lee (per noi della RSI, Televisione Svizzera di lingua italiana, è sempre stato Carlo) è nato il 30 gennaio del 1929 a Horgen (ZH) da Karl Lee senior di Horgen, di professione orafo e da Klara Lee-Meier di Mellingen (AG). La famiglia Lee è originaria fin dal 1290 della regione di Glattfelden (Canton Zurigo) e il nome Lee proviene proprio dalla bella regione omonima.

A Horgen viveva vicino al lago e da bambino, nella stagione calda, era più in acqua che all’asciutto. Dopo le scuole dell’obbligo nella sua città, nel 1943 inizia un apprendistato di 4 anni a Zurigo di radiomontatore, specializzandosi nel montaggio di apparecchiature radioelettriche.

Lavora per 2 anni presso la Brown Boveri (BBC) di Baden, Società di ingegneria elettrica, oggi diventata ABB, azienda tecnologica leader nell’elettrificazione e nell’automazione.

Dal 1949 al 1953 è attivo alla Direzione Generale delle PTT (Posta, Telefoni e Telegrafi) a Berna, dove collabora nei laboratori di ricerca per un’eventuale introduzione della televisione in Svizzera. In quel luogo aveva lavorato anni prima Albert Einstein per l’ufficio brevetti.

Nel 1953 si sposa con Doris Rust (1928 - 2017) con la quale avrà tre figli: Tomas nato nel 1955, Karin nel 1957 e dopo qualche anno arriva Stefan (Steve - 1963 - 2010).

Dopo il matrimonio prosegue la sua attività a Zurigo, durante sette anni, con un impiego d’avanguardia presso la neonata SRG SSR (Società Svizzera di Radiotelevisione) con la funzione di collaboratore nel gruppo dei giovani tecnici che si apprestavano a preparare il primo studio televisivo della Svizzera.

Carlo Lee è stato quindi un pioniere della nostra televisione, collaborando all’ingresso della Svizzera nell’era della televisione, avvenuta il 20 luglio 1953, con una trasmissione diffusa dallo storico studio di “Bellerive” di Zurigo, lavorando prima in qualità di Operatore-Controllo Video e più avanti come Cameraman.

Non solo pioniere a Zurigo, ma pioniere anche a Lugano, quando nel 1961 gli viene proposto di spostarsi in Ticino per collaborare alla nascita della Televisione in lingua italiana negli studi di Paradiso, ex deposito dei tram, dove rimane per un anno con la funzione di responsabile dei cameramen e, nel contempo, occupandosi dell’istruzione del nuovo personale tecnico addetto alla produzione.

Nel 1963 torna a Zurigo dove riprende il lavoro come capo dei cameramen, ma, un po’ di nostalgia per il Ticino dove si era trovato bene, lo porta un anno dopo a decidere con la moglie di spostare la famiglia per tornare nella Svizzera italiana e riprendere il lavoro televisivo con i colleghi "pionieri". Oltre che per la RSI collabora a livello nazionale per organizzare e introdurre i sistemi di regia luci negli studi e per il nuovo sistema di montaggio delle luci di scena con ponti e telescopi. Inoltre organizza tutto il materiale per il settore tecnico: cineprese per i cameramen che lavoravano fuori studio e registratori per le riprese del suono (squadre film), acquisto del parco luci e, soprattutto, lavora in qualità di datore-luci (direttore della fotografia) e responsabile della fotografia per molte produzioni teatrali realizzate nello studio.

Carlo, con la sua famiglia, rimarrà alla RSI fino al termine della sua ricca e impegnata carriera televisiva, entrando nel pensionamento nel 1991.

Nel 1996 sarà lui a seguire il desiderio della moglie Doris di andare a vivere in un paese più caldo, e la scelta cade sulla Spagna dove rimarrà per quasi vent’anni, per poi rientrare a Porza.

Leggi l'articolo “Il magnifico signor Lee” cliccando qua.

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Italiano - Museo della comunicazione (mfk.ch)

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1953 - Dalla Gran Bretagna è arrivato a Zurigo il primo carro con la regia mobile della Televisione Svizzera. Da notare che porta ancora la targa originale inglese. È testimoniata la consegna da parte dell’autista e di un tecnico inglesi e del ricevimento di due ingegneri svizzero tedeschi. Nel 1954 il Campionato mondiale di calcio FIFA, tenutosi in Svizzera, fu ripreso grazie a quel mezzo.

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1954 - il lasciapassare per l’entrata allo stadio di Carlo Lee, fra i cameraman attivi per le riprese del campionato mondiale di calcio FIFA. Aneddoto: un giorno, gli addetti per la sorveglianza nello stadio non autorizzavano l’entrata a Carlo e ai colleghi addetti alle telecamere, i quali aggiunsero il nastro bianco/verde che testimoniava l’uscita per l’acquisto di salsicce e panini.

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Anni 50 del Novecento - Carlo Lee dietro una delle prime telecamere bianco/nero, Marconi Mk II di fabbricazione inglese, collegata al carro mobile di reportage, impegnato in riprese per la Televisione svizzero tedesca, La telecamera costruita nel 1951 quale telecamera leggera e compatta (59 Kg !!) era in uso nella maggior parte delle televisioni europee fino a inizio anni '60. Fu usata in grande stile dalla BBC nel 1953 in occasione dell’incoronazione di Elisabetta II.
Pochi fabbricanti al tempo avevano le conoscenze e le capacità necessarie per costruire delle apparecchiature minimamente affidabili (Marconi, RCA e pochi altri…).

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1958 – Carlo Lee dietro la telecamera quando lavorava a Zurigo per le riprese del Trofeo del Lauberhorn. In quegli anni vinse l’austriaco Toni Sailer. Le Gare del Lauberhorn si tennero dal 1930 al 1966. Dal 1967 le gare di Wengen sono state iscritte ufficialmente nella Coppa del mondo di sci.

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1961 - primo veicolo contenente la regia televisiva arrivato alla TSI di Lugano. Carlo Lee (penultimo) con dei colleghi pionieri televisivi.

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Anni 60 del Novecento - I veicoli, detti carri, con la regia e la tecnica stazionati per le riprese televisive. Da notarsi le bambine che giocano fra i mezzi televisivi stazionati.

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Anni 70 del Novecento. Carri regia mobile stazionati a Besso, nei pressi dello studio 2. Il veicolo con il retro aperto mostra i cavi che verranno collegati alle telecamere.

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Anni 60/70 del Novecento. Carri della Televisione Svizzera di lingua italiana (allora TSI) stazionati in un luogo di riprese.

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È in arrivo un veicolo (carro) TSI (Televisione Svizzera Italiana), utilizzato fra gli anni 60 e 70 del Novecento.

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Anni 70 del Novecento. Carri TSI, regia mobile e tecnica, stazionati e pronti per l’istallazione di telecamere e altri mezzi necessari per delle riprese.

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Anni 65/75 del Novecento - Nello studio 1 di Paradiso si registra un racconto di un fatto truce (Moritat) dello scrittore svizzero Max Frisch: “Conte Öderland”. Nell’immagine, dietro in piedi da sinistra: Carlo Lee, cameraman e direttore della fotografia, l’attore italiano Giancarlo Sbragia e Max Frisch, con gli occhiali. Davanti alcuni giovani in formazione. Da sinistra: Francesco Chiesa (cameraman), dietro Renato Volger (cameraman), l’attrice italiana Valeria Ciangottini e il futuro regista Mirto Storni.

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1960 ca. - “Caterina Valente show” ripreso dalla TSI (Televisione Svizzera Italiana) in uno studio improvvisato sotto la tenda di un piccolo circo.

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1960 ca. - Spettacolo di varietà ripreso dalla TSI (Televisione Svizzera Italiana) in uno studio improvvisato sotto la tenda di un piccolo circo. Da sinistra: il ballerino Don Lurio, la conduttrice del programma ?, la cantante Ornella Vanoni e il cantante Silvio Francesco (Valente).

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Anni 70 del Novecento - Il cantante Gianni Morandi ospite della TSI durante la registrazione nello studio 2 di Besso.

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Anni 65 del Novecento - Il cameraman Erick Schira, mentre sistema la telecamera del piccolo studio della prima annunciatrice TSI, Mascia Cantoni. Si tratta di una telecamera Bianco/Nero Philips degli anni 50/60 (purtroppo non ci sono indicazioni più precise) concepita per riprese all’interno “fisse”, appunto come lo "studiolo delle annunciatrici".

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Fine anni 60 del Novecento - Marco Blaser mentre parla ai colleghi sulla novità dell’introduzione del colore in televisione.

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1965? 1969’ - Nello studio di Besso si registra un programma che ospita l'astronauta statunitense Walter Schirra (1923-2007), con l’abito chiaro, l’unico che partecipò ai tre programmi di volo nello spazio: Mercury 1962, Gemini 1965 e Apollo 1968. Dietro, alla telecamera, Carlo Lee, vicino a lui, in piedi, l’assistente di studio Lello Bernasconi. Seduto, accanto all’astronauta, …? Walter Schirra era originario di Loco (val Onsernone) e il cognome originario era Schira, molto probabilmente la seconda erre è stata aggiunta erroneamente negli USA. Si possono trovare alcuni documenti del suo arrivo in Ticino nel Museo Onsernonese di Loco.

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Anni 65/70 del Novecento - Lo studio 2 di Besso disponeva di sole 2 telecamere. La foto è stata scattata soprattutto per testimoniare gli impianti tecnici delle luci, la cui maggioranza è rivolta al centro per la postazione di un/a cantante.

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Anni 65/70 del Novecento - Riprese in grande di uno spettacolo di varietà (tombola radiotelevisiva?) con la partecipazione della storica Orchestra Radiosa, diretta dal maestro Fernando Paggi. Tutto è quasi pronto per la trasmissione, compreso il pubblico che ha già quasi riempito la sala.

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Anni 70 del Novecento – Tutto pronto per la diffusione di un programma che sembrerebbe di genere politico.

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Attesa dopo i preparativi per le riprese di una pièce teatrale nella sala di un teatro.

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Anni 60/70 del Novecento - 3 telecamere di marca “Marconi” con sopra il teleobiettivo e sotto due obiettivi per le riprese di immagini fisse.

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Anni 65/70 del Novecento - Il regista Fausto Sassi vicino a una telecamera Marconi sta organizzando una registrazione. Il suo incarto è appoggiato sulla camera 1 come si può vedere dal numero scritto pionieristicamente a mano.

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Anni 65/75 del Novecento – Da un carro di reportage della tecnica avviene l’estrazione dei cavi da collegare alle telecamere.

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Anni 65 del Novecento – Meccanica fine: un tecnico specializzato ripara il controllo video nel locale "Controllo Immagini" dello studio Bianco/Nero di Besso. Il tecnico nella foto (non è del tutto certo) potrebbe essere Luigi Delucchi del Labor intento in una riparazione, cosa peraltro molto frequente a quei tempi.

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Anni 70 del Novecento - Visita agli studi televisivi di Lugano di Eduard Haas (1917-2000), Direttore dei Servizi dei programmi radio/TV alla direzione della SSR. Pure lui, come Carlo Lee, è stato fra i pionieri della Televisione Svizzera.

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1976 ca. - Le nuove costruzioni della televisione a Comano sono completate.

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1976 ca. - La nuova TV di Comano. Lo studio 1 di Paradiso e lo studio 2 di Lugano-Besso con i relativi settori tecnici, la falegnameria, il garage, gli uffici sono stati lasciati per riunire il tutto nella nuova sede.

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Anni 75 del Novecento - Mezzi televisivi mobili stanziati in val Verzasca, a Sonogno. Di spalle il capo dei cameramen della BBC di Londra, venuto in visita alla RTSI (oggi RSI), accompagnato da Carlo Lee, pure lui di spalle. Fuori dal carro regia mobile, due tecnici: Fofo Rezzonico con un elettricista.

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26 marzo 1976 – Carlo Lee, a sinistra, discute con alcuni addetti per organizzare i preparativi delle riprese della caduta dell’ultimo diaframma all’interno del cunicolo laterale di sicurezza della prima galleria autostradale del San Gottardo. Lo scavo del cunicolo di sicurezza precedette sempre quello della galleria.

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26 marzo 1976 – Carlo Lee (casco bianco), con i cavi necessari per l’illuminazione, accompagna il cameraman Alberto Moccia, che si appresta a salire sul carrello. I due raggiungeranno il punto dove cadrà il diaframma, tra Ticino e Uri, del cunicolo laterale di sicurezza della prima galleria autostradale del San Gottardo.

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26 marzo 1976 – Il diaframma del cunicolo laterale della prima galleria autostradale del San Gottardo è caduto; Ticino e Uri si sono incontrati e tutti tornano per uscire dal cunicolo.

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26 marzo 1976 – A riprese terminate si esce dal cunicolo. Sei mesi dopo, il 16 dicembre 1976 alle 9.30 cadde anche l’ultimo diaframma dell’intera galleria. Cominciava così una nuova era di collegamento tra il Sud e il Nord della Svizzera e dell’Europa.

Comincia la produzione al nuovo centro TV Comano - lanostraStoria.ch

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Archivio Museo della Memoria: MDM0831

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20 aprile 2024
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