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Aggregazioni in cammino

1 luglio 2005
RSI Radiotelevisione svizzera di lingua italiana

Il 30 giugno 2005, a Bellinzona, presso il Palazzo delle Orsoline, il gruppo «Coscienza Svizzera» organizzò un dibattito intitolato «Aggregazioni in cammino» con lo scopo di «dare avvio a uno scambio di opinioni e valutazioni sul tema delle aggregazioni; argomento che viene recepito con attenzione anche in altre parti della Confederazione.»

Il gruppo, presentava con queste parole il dibattito: «In questi ultimi anni e presumibilmente ancora per molti il Ticino vive un fenomeno nuovo sul fronte delle aggregazioni comunali. A cento anni circa dalla "Legge in punto alla formazione di nuovi Comuni", del 4.7.1906, che sostanzialmente era rimasta inapplicata (nonostante diversi studi e proposte, tra cui quello del 5.11.1985 del gruppo di lavoro governativo presieduto dall'on. Flavio Riva), assistiamo tuttora a incisive modificazioni della struttura dei comuni, sia nei centri urbani sia nelle valli. Sulla base della Costituzione cantonale del 1998, che all'articolo 20 prevede che il Cantone favorisce la fusione dei comuni, dello studio del marzo 1998 del Dipartimento delle istituzioni "Il Cantone e i suoi comuni, l'esigenza di cambiare", della nuova legge sulle aggregazioni e separazione dei comuni del 16.12.2003 e della legge sulle fusioni e separazioni dei comuni del 6.3.1945, dai 247 comuni del 1990 siamo passati a 197 a fine del 2004. Ricordiamo anche il documento di sintesi "Città 2004" del Dipartimento delle istituzioni, che fa riferimento alle aree urbane del Luganese, Mendrisiotto, Bellinzonese e Locarnese e la Revisione del Piano direttore cantonale, recentemente messa in consultazione dal Consiglio di Stato. Nel corso delle prossime legislature il numero dei Comuni è destinato a ulteriormente decrescere in misura cospicua. Al di là delle valutazioni funzionali e finanziarie, questa vera e propria rivoluzione istituzionale determinerà certamente sostanziali cambiamenti a livello socio-politico. Ma forse non si tratta di una vera e propria rivoluzione, ma piuttosto di un parziale ritorno, sotto vesti molto diverse, a forme istituzionali antecedenti la nascita dello Stato cantonale (le comunità di valle medievali, le vicinanze, il ruolo delle città)? Coscienza svizzera, coerentemente con le proprie finalità statutarie di rafforzamento dei principi di democrazia e di federalismo e in vista dei futuri processi decisionali su questi temi, ritiene opportuno dare un proprio contributo per iniziare già sin d'ora, anticipando gli eventi, uno scambio di opinioni e valutazioni su questo argomento cruciale, che viene recepito con attenzione anche in altre parti della Confederazione.»

Questo servizio di Simona Ostinelli andò in onda il primo luglio 2005 nella trasmissione «Il Quotidiano Cronaca».

Gli intervistati sono: Fabrizio Fazioli, Angelo Rossi, Luigi Pedrazzini e Iwan Rickenbacher.

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25 settembre 2018
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