Contrabbando alla frontiera sud 1943-1948 (seconda parte)
Contrabbando alla frontiera sud 1943-1948 (seconda parte)
Diviso in tre parti, «L’epoca del riso» è il titolo di un ampio documentario di Bruno Soldini dedicato al contrabbando di frontiera tra il 1943 e il 1948.
Girata ad Ascona, Bellinzona, Arogno e Mesocco, questa seconda parte si occupa della contrapposizione tra guardie di confine e contrabbandieri in Svizzera e dei rapporti fra contrabbandieri e partigiani su territorio italiano fino alla fine della guerra.
A pagina 35 del settimanale «Teleradio» in edicola per la settimana dal 28 marzo al 3 aprile 1981 si leggeva la presentazione del documentario realizzato da Bruno Soldini:
L’«epoca del riso» presenta il fenomeno del contrabbando ai nostri confini nel periodo che seguì l’armistizio deli’8 settembre 1943. La seconda parte tratta della ricettazione su territorio svizzero e delle difficoltà che il mestiere presentava per gli spalloni. I contrabbandieri delle valli italiane di confine oltre che con le insidie della natura dovettero fare i conti con la repressione delle guardie di confine svizzere. Abbiamo intervistato alcuni protagonisti di quegli avvenimenti a volte drammatici e cercato di esaminare quali furono le difficoltà anche su territorio italiano nel momento in cui alle nostre frontiere operavano truppe germaniche, repubblichini e partigiani.
A pagina 12 del settimanale «Teleradio» in edicola per la settimana dal 21 al 27 marzo 1981 si leggeva la presentazione del documentario nella sua intera estensione:
Le nostre frontiere con l’Italia hanno una storia lunga e varia di contrabbando. In tre puntate presenteremo però un periodo particolare e ricco di avvenimenti: quello che inizia nel 1943, sotto l’occupazione tedesca dell’Italia settentrionale e continua fino al 1948, quando si ristabilisce una certa normalità economica e politica. Le popolazioni delle valli italiane di confine, isolate e legate all’agricoltura di montagna che le condannava alla povertà, avevano ripreso, nell’autunno del’43, di gran lena, il contrabbando. A differenza del periodo d’anteguerra, si trattava soprattutto di alimentari e altre merci che entravano clandestinamente in Svizzera. Il genere più richiesto era il riso, ma gli svizzeri, sottoposti al razionamento, accoglievano a braccia aperte tutto quello che arrivava: burro, farina, salumi, vestiti.
Si trattava però di un’attività illegale e la repressione da parte delle guardie di confine svizzere e della truppa fu in alcuni momenti particolarmente dura. Certi avvenimenti tragici mobilitarono l’opinione pubblica e scatenarono polemiche da una parte e dall’altra del confine. Il filmato è basato sui documenti esistenti, sulle interviste ai protagonisti e su qualche ricostruzione.
La prima parte presenta un antefatto storico, l’origine e il meccanismo del contrabbando verso la Svizzera.
La seconda parte si occupa della contrapposizione guardie-contrabbandieri in Svizzera e dei rapporti fra contrabbandieri e partigiani su territorio italiano, fino alla fine della guerra.
La terza parte presenta i casi più discussi accaduti dopo la fine della guerra e lo spegnersi dell’epoca del riso verso il 1948, in coincidenza con la rinascita del contrabbando organizzato di tabacco.
(Riprese Luciano Paltenghi; registrazione suono, Claudio Crotta e Luca Maccanetti; montaggio, Gaby Castellotti; sonorizzazione, Renato Soldini. Per la documentazione hanno collaborato Luisa Zeberg, Enzo Pelli, Graziano Terrani, Raffaele Lorenzetti, Luigi Rusconi).
Gli intervistati sono: Felice Bruni, Aldo De Giorgi, Dante Mancassola, Luigi Rusconi, Nino Chiovini e Guido Bustelli.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.