Il Ticino dai cento ciak
Il Ticino dai cento ciak
Questo servizio di Francesco Canova andò in onda il 26 dicembre 1995. È dedicato alla storia del cinema ticinese, descrivendone aspetti e problemi – così come si manifestavano a metà degli anni Novanta.
Gli intervistati sono. P. Riva Forni: membro della Commissione Federale Esperti; B. Soldini: regista; G. Mascioni: regista; E. Guidinetti: sceneggiatrice; E. Conforti: tecnico; E. Sciaroni: truccatrice; V. Hermann: regista; S. Togni: attrice; M. Crippa: attrice; D. De Ritis: regista; L. Morandini: Mendrisio Cartoon; F. Schafroth: insegnante, animatore; J.V. Tognola: regista; P. Bordoni: regista, direttore del Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive (CISA); S. Genni: regista.
A pagina 31 del settimanale «Teleradio» in edicola per la settimana dal 24 al 30 dicembre 1995 si leggeva la presentazione del servizio:
Fare cinema in Ticino è sempre stata una sfida. Ogni film, ancora oggi, è una scommessa, un’eccezione alle regole che dominano la grande produzione mondiale. I successi non sono mancati, però: come L’ultima speranza di Leopold Undtberg, che negli anni della Seconda guerra mondiale trovò al sud delle Alpi l’ambientazione “mediterranea” che gli eventi bellici gli avevano precluso. E non manca, da parte dei registi ticinesi, la voglia di raccontare storie originali a tratte dalle pagine migliori degli scrittori della Svizzera italiana. Ticino dai cento ciak, il film-documentario di Francesco Canova, ripercorre gli ultimi 50 anni del cinema nella regione, da Eve di Francis Borghi, rimasto per anni un caso isolato, a Terra bruciata di Andres Pfäffli, ultimo in ordine di tempo a raccontare una storia ambientata qui da noi. Prodotto dalla Tsi in occasione dei cent’anni del cinema, Ticino dai cento ciak ciak rappresenta quindi una sorta di “memoria in movimento” di una cinematografia particolare, lontana dai clamori, dalle grandi platee internazionali e dai budget miliardari, ma attenta e sensibile alle storie e agli interessi del pubblico cui si rivolge. Il film di Francesco Canova rappresenta uno sguardo utile per riscoprire titoli dimenticati e per ascoltare la testimonianza dei professionisti del settore che, anche in Ticino, si preparano ad affrontare le sfide del cinema all’inizio del suo secondo centenario.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.