Patrizio Tosetti, educatore “elvetista”
Con quali testi si imparava a leggere ai primi del Novecento, prima delle due guerre Mondiali?
Fra i protagonisti locarnesi del passato, ovvero fra coloro che “hanno lasciato il segno”, va sicuramente annoverato – benché vissuto la maggior parte del tempo fuori distretto – il centovallino Patrizio Tosetti (1865-1933). Il prolifico autore di libri di lettura e di altri testi scolastici, rimasti in uso per
decenni nelle nostre scuole, ebbe infatti una notorietà raramente (o forse mai) raggiunta da altri; salvo forse, per altri motivi, da Dante Bertolini.
Nato nel 1865 a Verdasio, nelle Centovalli, il Tosetti fu uno dei primi allievi della Scuola magistrale (o “Normale”, come si diceva allora) di Locarno, appena trasferitavi dalla sede originaria di Pollegio, per compensare in qualche modo la “regina del Verbano” della perdita del ruolo di
capitale, di cui fino ad allora aveva beneficiato, ospitando, ogni sei anni, Governo e Parlamento in alternanza con Bellinzona e Lugano.
Verdasio, di cui Patrizio Tosetti era originario, dove nacque e dove si ritirò negli ultimi anni della sua vita.
La firma di Patrizio Tosetti ne “Il libro di lettura per le scuole elementari del Cantone Ticino”, Bellinzona, S.A. Stab. Tipo-Litografico già Colombi, 1916 (immagine tratta dal Dossier tematico della Biblioteca SUPSI).
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Archivio Museo della Memoria: MDM0732
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.