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Solo una quarantina di anni fa, le domeniche estive le passavamo al Lido di San Domenico

Solo una quarantina di anni fa, le domeniche estive le passavamo al Lido di San Domenico

8 agosto 1986
Alberto Gadoni

In questi giorni, si parla tanto del “Lido di San Domenico” e del suo futuro, ma, basta tornare ai primi del ‘900, per assaporare l’aria che si respirava allora e dove, si diceva che nel “ristorante-dancing” a lago, “Pension Restaurant Villa San Domenico” gestita da un brillante personaggio; il violinista Giovanni Gobbi, da tutti conosciuto come «Querido» (*) dove, sotto la pergola, si tenevano le feste danzanti con le orchestrine nostrane e, a far da “anfitrione, sempre Lui, Querido, (si scrisse) che con il suo strumento, “sviolinava” le sue canzoni, con ballate e scherzi musicali a beneficio dei bagnanti locali e dei turisti e turiste, che affollavano il lido” dove i “forestieri” in perfetta "simbiosi" ed in allegria con gli "indigeni" , assaporavano i prodotti locali, gustando i “famosi” formaggini dell’alpe Trevino, salumi e salami, annaffiati abbondantemente con il “nostranello” servito nel tipico “tazzino e/o boccalino” che dir si voglia. Questi sono ricordi che mi sono stati tramandati dai miei parenti della collina.

Successivamente, negli anni ’70, lo stabile venne riattato e il sedime venne risistemato e adibito a lido pubblico e, dove, al piano terra, vi era una “buvette”, spogliatoi e docce e un bel prato verde. A lago veniva delimitata la zona balneabile e antistante la “buvette” ricavata una bella terrazza all’ombra delle piante secolari e tavoli di pietra mentre al primo piano vi era l’appartamento del gestore.

Su quei tavoli, a partire dall’agosto del ’87, come ben documentava, in modo ironico Fulvio Regazzoni (Voce di Castagnola, nr. Sett. 89 pag. 12) si disputava annualmente “il torneo di scopa” con tanto di trofeo messo in palio dal gestore Aldo (Nano) Norghauer, seguito da parecchi spettatori, per lo più turisti, ma anche da “professori” in materia di carte.

Al lido, oltre alle carte e a “sparlare” del più e del meno, (taiag gió i pagn da doss) con la vicinanza del club Canottieri Ceresio Gandria-Castagnola, veniva organizzata pure una “remata popolare” con barche tradizionali, con una coppia di rematori, (seduto e in piedi) la partenza veniva data all’altezza del “sasso di Gandria” e l’arrivo, posto davanti al lido stesso.

Dopo le premiazioni di rito, da notare che le manifestazioni si svolgevano nel pieno e massimo rispetto del “fair play”, “finivano in gloria” e come ben descriveva l’amico Fulvio, “intanto sulla griglia del lido, succulenti galletti recitavano l’atto finale della loro esistenza, un sacrificio onorato da tutti i partecipanti. “Consapevoli che ci ritroveremo l’anno prossimo , sempre in schietta amicizia e con un anno in più sulle spalle”.

Per fortuna, non c’erano i telefonini, motivo per cui, poche sono le foto a testimoniare e documentare questi eventi, semplici e spontanee manifestazioni di paese, chissà se tra chi ci legge, ha ancora o è riuscito a salvare materiale da pubblicare, vedremo. In quanto del gruppo, la metà non è più tra noi.

Nella foto in alto; vediamo le quattro “coppie” concentrate nella gara, Jean Pierre Fischer in primo piano, ( titolare dell’omonimo Hotel sul sentiero di Gandria li accanto al Lido) con Edo Bordoni , Alberto in coppia con Fulvio e “giudice di tavolo” Giordano Gianini (+) mentre nel tavolo in fondo , Arsenio Bordoni in coppia con “Meo” Pina e in fondo, Jonny Herber.(?) , altri personaggi che non sono ritratti come, Carlo Ingold, Bruno Lepori e l’onnipresente Ferrucio Riva e altri che purtroppo, non ricordo ma che mi prometto di completare.

La foto: in basso da sinistra; Jonny Herber, Tiziano Negri, Edo Bordoni, (+) Sandro Rezzonico, Arsenio Bordoni (+). Alberto Gadoni; al centro da sinistra, (?) Sonia Herber (+) Sergio Taddei (+) sponsor delle magliette Flli . Taddei, impresa di pittura) Jean Pierre Fischer (+) Fulvio Regazzoni ( già collaboratore e redattore della Voce di Castagnola, penna sagace, arguta e pungente, già giornalista e “speaker” della RSI (?), In basso; Andreina Pina (+) con in braccio un bimbo) Heidi Bordoni, (+) , (?) Amerio Pina (+) di Cassarate, detto Meo ( noto dai più per il suo veleggiare tra una sponda all’altra, con il suo rosso e inconfondibile catamarano, e come si a ebbe a scrivere su un articolo recente della Rivista di Lugano, “un altro protagonista della vita spensierata di quell’epoca”.

Nota: (*) alcune foto sono riportate nella Rivista di Lugano in:Gallery antichi ricordi. (+) deceduti.

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Alberto Gadoni
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16 agosto 2024
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