«Viva la colonia». I giovani ticinesi in vacanza
«Viva la colonia». I giovani ticinesi in vacanza
Tiziano Gamboni e Fabi Calvi sono gli autori di questo servizio andato in onda il 4 ottobre 1993 nel programma televisivo «Rebus». Si tratta di un viaggio nella realtà quotidiana di numerose colonie frequentate nel corso dell’estate dai giovani ticinesi, con uno sguardo alle colonie del passato.
Gli intervistati sono: C. Bizzozero: direttore della Colonia Vandoni; O. Caldelari: presidente delle Colonie Leone XIII; G. Sapuzzi: direttore educativo del Centro Educativo Italo Svizzero (CEIS), Rimini; B. Scacchi: ex responsabile Colonie Camera del Lavoro; M. Ferrari: GLIG; C. Lombardi: ex vicedirettore dell’Opera Ticinese per l’Assistenza alla Fanciullezza (OTAF), Sorengo; O. Monti: cuoco della Colonia Leone XIII; I. Pau Lessi: Settore Attività Giovanili DOS.
A pagina 8 del settimanale «Teleradio» in edicola per la settimana dal 3 al 9 ottobre 1993 si leggeva la presentazione del servizio:
Nel ‘92, 4’700 ragazzi hanno frequentato le colonie estive organizzate da 70 enti ticinesi, che hanno coinvolto 1’700 monitori, educatori e ausiliari adulti. Da questi dati emergono chiaramente l’importanza e la vitalità del movimento colonie nel cantone. Strutturato come un Abc (i diversi momenti del servizio hanno per titolo le lettere dell’alfabeto), il documentario proposto nella prima puntata di Rebus è un viaggio nella realtà quotidiana di numerose colonie organizzate quest’estate. Protagonisti sono i ragazzi, seguiti nelle varie attività cercando di far “dimenticare” loro la presenza della telecamera. Gli autori hanno visitato colonie di tipo tradizionale, altre che puntano all’integrazione di giovani invalidi e “normali” (con risultati sorprendenti per gli uni e per gli altri), altre ancora in cui erano rappresentate ben dodici nazionalità; hanno constatato come esse possano educare alla complessità, al riconoscimento e al rispetto della diversità, oltre che essere luoghi di svago e di vacanza. In colonia è possibile vivere esperienze comunitarie e rapporti interpersonali di particolare intensità, rapporti che diventano invece sempre più difficili in ambito scolastico e sociale. Il documentario contiene fra l’altro interviste a protagonisti del movimento colonie, ad anziani organizzatori e responsabili, a un utente ticinese di “Le Navi” (le famose colonie fasciste di Cattolica), a giovani monitori; uno spazio è dedicato al Ceis (il centro educativo italosvizzero di Rimini fondato dal Soccorso operaio svizzero nel’ 46, che ha avuto un’importanza fondamentale per l’evoluzione delle colonie ticinesi), altri ad inserti storici con immagini d’archivio.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.