«… dei paesi tuoi». Voci da matrimoni misti
«… dei paesi tuoi». Voci da matrimoni misti
Vasco Dones è l’autore di questo documentario andato in onda il 2 novembre 1993 nel programma televisivo «999». Offre le testimonianze di sette coppie che, all’inizio degli anni Novanta, raccontano gioie e dolori di un matrimonio misto.
Gli intervistati sono: B. Ferrini: dalla Thailandia, ristoratrice a Frasco, moglie di Paolo (ristoratore); R. Dzinaku: dal Togo, infermiere a Mendrisio, marito di Tiziana; C. Scharer: dal Brasile, psicologa, moglie di Rolando (bibliotecario); C. Rima: dalla Repubblica Dominicana, moglie di Riccardo (direttore della Scuola Tamè di Locarno); U. Pedroli: dalla Thailandia, moglie di Giuseppe (avvocato); I. Husain: dal Pakistan, marito di Ava; T. Pedrazzini: dal Vietnam, moglie di Alex (Consigliere di Stato).
A pagina 11 del settimanale «Teleradio» in edicola per la settimana dal 31 ottobre al 6 vovembre1993 si leggeva la presentazione del servizio:
A parlar di matrimoni si incespica sempre nell’antico, scontato ma inevitabile monito “donne e buoi dei paesi tuoi!”. In altri tempi se un giovanotto di Arbedo sposava una damigella di Roveredo/Grigioni, c’era chi interpretava il fatto come un affronto alla regola citata. Oggi le cose sembrano un po’ cambiate. Però c’è sempre un limite: andare a prender moglie o marito in terre lontane come la Tailandia, il Togo o il Pakistan resta ancora, per taluni, una flagrante trasgressione, una imperdonabile violazione della “legge dei buoi”. Eppure. complici le agenzie di viaggi, i voli charter o i flussi migratori. il numero di coloro che scelgono un partner “esotico” è in costante aumento. E dopo, passata l’euforia delle nozze, come vivono queste “coppie miste”? Quali barriere culturali (ma anche confessionali e d’altro tipo) devono superare nella vita quotidiana? E, d’altra parte, quali arricchimenti porta l’incontro fra culture diverse? Nell’inchiesta Matrimoni misti proposta da 999 rispondono sette coppie che hanno sfidato la “legge dei buoi”.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.