René Guggisberg, l’ultimo peltraio della Svizzera, dopo 60 anni di lavoro, chiude a malincuore la sua attività.

Ugo Panizza, l’autore di questo video dichiara: “Sono venuto a conoscenza della chiusura dell'attività e mi sono recato sul posto per avere una testimonianza. Ho filmato quello che ho potuto cercando di non urtare la sensibilità dell'artigiano a causa di quel difficile momento della sua vita. Dopo alcuni tentativi, visto che non mollavo, il protagonista si è sciolto un pochino e mi ha rilasciato questa intervista. Non è stato facile, il signor René era all'ultimo giorno di lavoro, il forno era ormai spento e il giorno seguente la quasi totalità delle apparecchiature sarebbe finita al macero. Il signor Guggisberg era disperato, non aveva trovato nessuno che continuasse l'attività, a nessuno interessavano le apparecchiature, si sentiva abbandonato. A suo dire, neppure i media avevano mostrato interesse per la sua vicenda.”

L’autore è comunque riuscito a realizzare un video riprendendo, oltre alla testimonianza dell’artigiano, anche la lavorazione di un bicchiere di peltro, lega metallica (stagno puro al 95%, rame, bismuto e antimonio), che fino alla fine del 1800 era chiamato “argento della borghesia” perché non richiedeva personale casalingo per la lucidatura come era necessario per l’argento.
Ogni peltraio che produceva in Svizzera doveva marchiare i prodotti ad uso alimentare che ne garantiva la qualità e doveva sottostare al controllo federale della lega metallica.

La famiglia Guggisberg, giunta in Ticino dalla Svizzera tedesca nel 1956, negli anni a seguire ha sviluppato l’azienda fino ad avere, negli anni Ottanta del Novecento, un ventina di collaboratori.

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