Docenti in cerca di immagine
Docenti in cerca di immagine
Dedicata ai cambiamenti che ha conosciuto la figura sociale del docente di scuola, Fabrizio Ceppi e Matteo Emery sono gli autori di questa inchiesta andato in onda il 3 settembre 1991 nel programma televisivo «T.T.T. Tesi, Temi, Testimonianze».
A pagina 26 del settimanale «Teleradio» in edicola per la settimana dal primo al 7 settembre 1991 si leggeva la presentazione del servizio:
Il sindaco, il prete e il maestro erano i personaggi più rispettati anche nei villaggi fino a non molto tempo fa. Oggi non è più così, almeno per quanto riguarda il “signor maestro”, che è diventato una persona come un'altra, così come il professore di liceo non gode più dello stesso prestigio di una volta. La società è cambiata, la scuola pure. Ma la perdita di riconoscimento sociale non è stata sostituita da maggior riconoscimento professionale. Anzi, l'insegnante, accusato di essere un privilegiato, è spesso ritenuto responsabile di tutti i mali della scuola. E ognuno vorrebbe avere per i propri figli i migliori insegnanti.
In Ticino ve ne sono 4000. Abbastanza per accontentare tutti. Spesso però non corrispondono alle nostre aspettative. C'è chi li vuole severi e chi indulgenti; chi li desidera giusti e rigorosi e chi li preferisce comprensivi… soprattutto con il proprio figlio. Ma allora, in definitiva: chi è il buon docente? Che qualità deve avere per riuscire a trasmettere un sapere sempre in evoluzione e in estensione? Che fare per rivalutare una professione che ha perso di attrattività? «T.T.T.» lo ha chiesto a una decina di docenti dei vari ordini di scuola: elementare, media, media-superiore. Le loro esperienze quotidiane, le loro preoccupazioni si intrecciano con i problemi della scuola ticinese, che negli ultimi anni ha cambiato volto. Maggiore e ginnasio hanno lasciato il posto alla media, che faticosamente sta cercando una propria identità. La scolarizzazione di massa ha portato ad un'esplosione dei licei, la magistrale è diventata biennale e post-liceale. Sono cambiamenti strutturali importanti, ma insufficienti a dare fiducia a quella parte del corpo insegnante colpita dalla… crisi del decimo anno. Alcuni studi hanno infatti rivelato che è proprio in questo periodo che il docente sente maggiormente la fatica, manca di motivazioni e desidera un congedo momentaneo dalla scuola. Tutto sarebbe forse più facile con un ricambio maggiore; ma i giovani voltano le spalle alla carriera di insegnante a favore di altre attività: un problema in più per una categoria professionale che cerca di ridare smalto alla propria immagine, un po' sbiadita negli ultimi anni.
Gli intervistati sono: G. Piffaretti: ex direttore delle Scuole di Balerna; S. Giudici Lombardi: maestro di Scuola Elementare di Ambrì; D. Bertolini: ex ispettore scolastico; C. Giudici: allieva alla Magistrale di Locarno; F. Brenni Zoppi: maestro di Scuola Elementare a Lugano; F. Brivio: docente di Scuola Media a Canobbio; G. Tognola: docente di Scuola Media a Gravesano; U. Kocher: docente di Scuola Media a Bellinzona; D. Delorenzi: docente di Scuola Media a Bedigliora; B. Peduzzi: docente di Scuola Media ad Acquarossa; S. Martignoni: professore alla Scuola Cantonale di Commercio di Bellinzona; G. Reggi: professore al Liceo Cantonale 1 di Lugano.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.