Dal suffragio femminile alle rivendicazioni femministe
Dal suffragio femminile alle rivendicazioni femministe
Dal suffragio femminile alle rivendicazioni femministe
Le donne svizzere ottennero il diritto di voto e d'eleggibilità sul piano federale soltanto nel 1971, ma soltanto una ventina d'anni dopo l'uguaglianza politica tra i due sessi s'impose integralmente anche a livello cantonale e comunale. Discriminando a lungo le donne sul piano politico, la Svizzera costituì dopo la seconda guerra mondiale un caso quasi unico tra i paesi occidentali.
Le principali ragioni di questo ritardo sono indubbiamente da ricercarsi nel sistema politico elvetico: il federalismo e la democrazia diretta hanno richiesto per l'introduzione del diritto di voto e d'eleggibilità delle donne il consenso maggioritario degli uomini aventi il diritto di voto a livello federale, cantonale e comunale.
Le associazioni femminili si sono battute sin dall'inizio del Novecento per l'uguaglianza politica tra i due sessi, ma nelle numerose votazioni cantonali tenutesi dal 1919 e nella prima consultazione federale nel 1959, il suffragio femminile fu sempre respinto a larga maggioranza. Le donne dovettero accontentarsi di concessioni parziali in ambito parrocchiale, patriziale o scolastico. Dal 1959 l'uguaglianza politica tra i due sessi comincia ad affermarsi in alcuni Cantoni e il movimento si accelera dopo l'introduzione del suffragio femminile sul piano federale il 7 febbraio 1971.
In Ticino, dove le donne capofamiglia avevano ottenuto nel 1919 per decisione del Gran Consiglio il diritto di voto nei patriziati, il suffragio femminile fu introdotto nel 1969; nei Grigioni il diritto di voto e d'eleggibilità in ambito cantonale e di circolo fu approvato nel 1972, mentre nel 1983 una votazione popolare decretò l'obbligo per tutti i Comuni di concedere i diritti politici alle donne.
Ottenuta formalmente l'uguaglianza politica, le donne s'impegnarono per ottenere un'adeguata rappresentazione femminile nei legislativi, negli esecutivi e negli organi giudiziari, mentre movimenti femministi più radicali cominciavano le battaglie per un'effettiva parità in campo sociale ed economico e per una completa emancipazione della donna nell'ambito della famiglia e della sessualità.
Indicizzazione delle sequenze:
1h04'04''1h05'55'' Breve cronistoria dell'emancipazione femminile in Svizzera
1h05'56''-1h12'34'' Elsa Franconi Poretti: figura storica della lotta per il suffragio
1h16'10''-1h17'41'' Il movimento femminista in Svizzera
Questo documento è un estratto della trasmissione televisiva intitolata "5x5 Il nostro passato prossimo fra cronaca e storia" andata in onda il 26 marzo 1992. Le intervistate sono Elsa Franconi Poretti e Fiorenza Calgari.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.