La parità imperfetta tra i sessi
La parità imperfetta tra i sessi
Il principio della parità tra i sessi si è imposto nella legislazione svizzera soltanto nel 1981. Fino a quel momento, l'ordinamento giuridico si fondava sul presupposto che uomini e donne fossero di natura diversa e che, pertanto, diversi dovevano essere i rispettivi diritti e doveri. Il principio della parità giuridica dei cittadini non era applicato al rapporto tra i sessi. Per molto tempo, né gli uomini né le donne ravvisarono in questa situazione una discriminazione palese o un'ingiustizia manifesta verso la popolazione femminile, benché le donne fossero subordinate agli uomini e discriminate tanto nel diritto privato che in quello pubblico.
L'ottenimento del diritto di voto e d'eleggibilità delle donne (1971) accelerò l'ottenimento della parità formale dei sessi: l'uguaglianza dei diritti tra uomo e donna fu iscritta nella Costituzione federale il 14 giugno 1981, con un articolo costituzionale garantisce la parità di trattamento e obbliga le autorità ad eliminare le discriminazioni e ad imporre la parità effettiva in settori esplicitamente citati quali il lavoro, la famiglia e la formazione. L'istituzione d'uffici statali per la parità o per le questioni femminili, è stata al tempo stesso il risultato delle lotte e delle rivendicazioni dei movimenti femminili e una conseguenza delle nuove disposizioni costituzionali.
Nonostante i progressi compiuti, in Svizzera le donne sono sottorappresentate nei consessi politici e non hanno raggiunto la parità in campo salariale e professionale. Taluni interpretano questa situazione come un retaggio storico destinato a scomparire, mentre altri ritengono che la parità debba essere promossa con interventi legislativi e di politica sociale.
Indicizzazione delle sequenze (estratti)
0'01''-7'59'' Ostacoli e pregiudizi alle carriere femminili
Interviste a donne attive professionalmente nella Svizzera italiana sulla loro esperienza e sugli eventuali ostacoli incontrati in ambito lavorativo. Le intervistate sono (nell'ordine di apparizione):
Cora Carloni, insegnante
Silvia Ferri, architetto
Giuliana Marcionelli, farmacista
Piera Rolandi, giornalista e regista TV
Silvana Campi Murru, giornalista
Adriana Ramelli, direttrice Biblioteca cantonale
Clementina Sganzini, avvocata
Iva Cantoreggi, giornalista
Michela Furger, giovane donna poliziotto
Questo servizio televisivo di Osvaldo Benzi e Carlo Pozzi andò in onda il 12aprile 1966 nel programma "La donna oggi".
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.