A nemmeno un anno dalla sua fondazione, il Rotary Club Lugano fu chiamato a mettere in pratica i propri principi legati all'aiuto tempestivo in caso di emergenze come calamità naturali, crisi politiche o economiche. Il Club corse in aiuto delle vittime del terremoto che il 23 luglio 1930 sconvolse Irpinia, un distretto storico-geografico dell’Italia meridionale corrispondente all’incirca all’attuale provincia di Avellino: un sisma di 6.7 gradi sulla scala Richter che causò circa 1400 morti e devastò più di 50 comuni. Il presidente Aldo Veladini si attivò immediatamente “a favore dei sinistrati del terremoto nel Sud-Italia” trovando fondi pari a 1000 franchi che furono subito inviati sul posto.