Juan José Morosoli. Narratore del silenzio
Juan José Morosoli. Narratore del silenzio
Andato in onda il 6 marzo1989, Bruno Soldini è l’autore di questo documentario dedicato a Juan José Morosoli (Minas, Uruguay, 1899 - 1957), figlio di un muratore di Cagiallo, sconosciuto da noi, è in Uruguay uno dei narratori più amati e considerati.
La presentazione del documentario di Bruno Soldini si leggeva alle pagine 2 e 3 del settimanale «Tele Radio 7», in edicola per la settimana dal 4 al 10 marzo 1989:
Già il nome, metà spagnolo e metà ticinese, rappresenta bene la figura dello scrittore, profondamente radicato nella sua terra di nascita, il Dipartimento di Lavalleja nell’interno dell’Uruguay, ma sempre attivo nella comunità dei nostri emigranti. Juan José Morosoli, figlio di un muratore di Cagiallo, ancora praticamente sconosciuto da noi, è laggiù uno dei narratori più amati e considerati. Ha scritto soprattutto racconti, ambientati nei latifondi o ai margini di Minas, una piccola città in cui ha passato la sua vita, dove i discendenti dei mitici “gauchos”, i cavalieri che un tempo percorrevano liberi la prateria tra le mandrie selvagge, sono ridotti a vivere di espedienti.
«Narratore del silenzio. Un creolo, figlio dell’emigrazione ticinese» è il titolo del documentario di Bruno Soldini che la TSI propone lunedì alle 21.25
Morosoli è considerato un maestro da scrittori di fama internazionale come Eduardo Galeano, intervistato unitamente a Mario Benedetti, altro nome illustre della letteratura latino-americana. Il suo impegno letterario e civile ci permette anche di conoscere le vicende dell’Uruguay, passato da un periodo di grande benessere e stabilità, che l’avevano consacrato “Svizzera d’America”, alla profonda crisi eco nomica e politica degli ultimi decenni. Fotografia di Riccardo Brunner; suono di Enzo Ferrari; montaggio di Monica Longhi e sonorizzazione di Daniele Mainardi. La TSI ha prodotto anche un lungometraggio a soggetto, diretto sempre da Soldini, dal titolo “Vento dell’Uruguay”, liberamente ispirato al racconto più conosciuto di Juan José Morosoli: “I muratori di Los Tapes”. L’uscita del film, girato nella prateria di Lavalleja, è avvenuta in questi giorni, nella Sala 2 del Kursaal di Lugano.
Intanto, è in tipografia anche un libro, a cura di José Manuel Lopez e Bruno Soldini, che permetterà prossimamente ai lettori ticinesi di conoscere i racconti di Morosoli nella traduzione italiana di Augusta Lopez.
Il lungometraggio «Vento dell’Uruguay» di Bruno Soldini è disponibile per intero nelle pagine del portale «lanostraStoria.ch».
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.