«Dall’alto della locomotiva», di Enrico Balmelli
«Dall’alto della locomotiva», di Enrico Balmelli
Enrico Balmelli nacque nel 1917 in un piccolo paesino toscano nei pressi di Montecassino da genitori ticinesi; la famiglia si trasferì poi a Paradiso nel 1919, dove il padre gestiva un negozio di calzolaio. Dopo le elementari e le maggiori frequentò la Scuola arti e mestieri di Bellinzona, dove ottenne il diploma di meccanico. Il Balmelli lavorò inizialmente per una ditta di Winterthur e iniziò poi, nel 1940, a lavorare per le FFS come macchinista, dove rimase per più di 30 anni; fu sindacalista, municipale e presidente della Sezione socialista. Fu autore di Dall’alto della locomotiva, Il grande malato – del quale fu trasmesso dalla RSI un adattamento radiofonico - e La speranza del 2000, con cui arrivò finalista al Premio Ascona; un giallo quest’ultimo il cui valore si colloca “nella raggiunta tensione narrativa, nell’efficacia di un congegno romanzesco ben articolato, cui è adibita una scrittura funzionale.”
Nella puntata di «Radioscuola» del 18 marzo 1988 si diede spazio ad un brano tratto da «Dall’alto della locomotiva», (1984). Al centro dell’attenzione di Enrico Balmelli è il mondo dei macchinisti - i “Lokomotivführer” delle FFS - con tutti i problemi di orari e condizioni di lavoro. È anche l’occasione per una veloce carrellata su alcuni soprannomi che sembrano “una pennellata di un artista”.
- Testo a cura dell’Osservatorio culturale del Cantone Ticino
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.