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Suffragio femminile e partecipazione alla vita politica

31 ottobre 1981
RSI Radiotelevisione svizzera di lingua italiana

Le donne svizzere ottennero il diritto di voto e d'eleggibilità sul piano federale soltanto nel 1971, ma soltanto una ventina d'anni dopo l'uguaglianza politica tra i due sessi s'impose integralmente anche a livello cantonale e comunale. Discriminando a lungo le donne sul piano politico, la Svizzera costituì dopo la seconda guerra mondiale un caso quasi unico tra i paesi occidentali.

Le principali ragioni di questo ritardo sono indubbiamente da ricercarsi nel sistema politico elvetico: il federalismo e la democrazia diretta hanno richiesto per l'introduzione del diritto di voto e d'eleggibilità delle donne il consenso maggioritario degli uomini aventi il diritto di voto a livello federale, cantonale e comunale.

Le associazioni femminili si sono battute sin dall'inizio del Novecento per l'uguaglianza politica tra i due sessi, ma nelle numerose votazioni cantonali tenutesi dal 1919 e nella prima consultazione federale nel 1959, il suffragio femminile fu sempre respinto a larga maggioranza. Le donne dovettero accontentarsi di concessioni parziali in ambito parrocchiale, patriziale o scolastico. Dal 1959 l'uguaglianza politica tra i due sessi comincia ad affermarsi in alcuni Cantoni e il movimento si accelera dopo l'introduzione del suffragio femminile sul piano federale il 7 febbraio 1971.

In Ticino, dove le donne capofamiglia avevano ottenuto nel 1919 per decisione del Gran Consiglio il diritto di voto nei patriziati, il suffragio femminile fu introdotto nel 1969; nei Grigioni il diritto di voto e d'eleggibilità in ambito cantonale e di circolo fu approvato nel 1972, mentre nel 1983 una votazione popolare decretò l'obbligo per tutti i Comuni di concedere i diritti politici alle donne.

Benché costituiscano la maggioranza dell'elettorato, le donne svizzere sono sottorappresentate a tutti i livelli politici. Questa minore partecipazione politica, specialmente nel contesto rurale delle valli ticinesi, trova spiegazione nel peso della tradizione e delle mentalità che assegnano alla donna altri ruoli familiari e sociali, in una certa diffidenza maschile, e nell'assenza di modelli partecipativi cui ispirarsi.

Indicizzazione delle sequenze:

4'43''-10'22'' Il ruolo tradizionale della donna nella società contadina ticinese

10'23''-14'31'' L'orgoglio di partecipare come cittadina attiva

Questo servizio radiofonico andò in onda nel programma "Radio delle regioni" il 31 ottobre 1981.

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10 febbraio 2017
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