Dall’epistolario della famiglia Tedaldi ricostruita una vera e propria epopea.

(…) fra i protagonisti stranieri della guerra civile spagnola vi sono stati moltissimi anonimi combattenti, mossi da un’ideale comune e il cui nome si è perso nei meandri della storia. Non sono mancati gli svizzeri – circa ottocento – fra cui un’ottantina di ticinesi. Può capitare, a volte, che uno dei loro nomi torni però alla ribalta. Quasi sempre per un caso fortuito. Come “l’incontro” fra la locarnese Nadya Pellegrini e una scatola di vecchi documenti rimasta dimenticata in soffitta per decenni. Là dentro ha ritrovato la storia – raccontata in un centinaio di lettere e anch’essa degna di un romanzo – del nonno Guido Tedaldi e della nonna Margherita (genitori di sua madre Luce). Un epistolario in cui è racchiusa un’intricata vicenda, che vide il capo famiglia partire per la Spagna spinto dalle proprie convinzioni antifasciste nel 1937 e tornare in Ticino nel 1948, dopo essere stato gravemente ferito, aver perso una gamba ed esser stato bloccato dal secondo conflitto mondiale prima in Francia e poi in Unione sovietica. Una volta rientrato, Tedaldi ricominciò a fare lo scalpellino e morì a Locarno nel 1990.

Dalle ricerche dello storico e docente Renato Simoni è nato il volume “Guido e Margherita Tedaldi. Lettere tra un volontario della guerra di Spagna rifugiatosi in Unione Sovietica e la moglie operaia a Tenero (1937-1947)”.

Il volume è stato presentato oltre che a Locarno e a Gordola, anche a Tenero il 16 marzo 2023.

Lo storico Renato Simoni con Luce, la terza figlia di Margherita e Guido Tedaldi.

Visita anche GUIDO E MARGHERITA TEDALDI | Fondazione Pellegrini Canevascini (fpct.ch)

Cara Margherita… Lettere di Guido Tedaldi dalla Guerra di Spagna | laRegione.ch

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