In questo documentario l’autore denomina in modo scherzoso il Ticino, “Tisingistan” per lasciar immaginare a quei ticinesi che conoscono poco il loro territorio che il Ticino sia una terra esotica e lontana.

Sono una moltitudine le cappelle votive sparse un po’ dappertutto in Ticino, soprattutto lungo le alte valli. Spesso dimenticate o abbandonate a loro stesse, solo i passanti si soffermano ogni tanto, chi per un pensiero o una preghiera, chi per osservarle e per constatarne il deperimento.

Sono elementi di culto fragili, di interessante valore storico e i più antichi risalgono al 1200. Troviamo cappelle frequentemente in avanzato stato di degrado sia livello strutturale che pittorico.

Werner Kropik in questo documentario le omaggia - a volte anche con un pizzico di umorismo - concentrandosi sul Sopraceneri, dove ha peregrinato in altura durante trentacinque anni lungo quei luoghi, spesso isolati, per documentarne le immagini realizzate, a seconda del periodo storico, a volte da pittori naïf, ma anche da pittori più raffinati con alle spalle una scuola.

Particolarmente interessato al contenuto dei dipinti che rispecchiano le credenze sul sacro e sulla vita oltre la morte, ci mostra, soprattutto, immagini di Dio, della Vergine, del Cristo in croce, della morte… e spesso questi elementi votivi sono stati edificati dove si erano verificati dei disastri naturali o delle disgrazie e avevano anche lo scopo di proteggere viandanti, contadine, contadini e bestiame.

La maggior parte di queste cappelle sono in avanzato degrado dovuto alla loro fragilità, all’incuria, al cambiamento di atteggiamento di molte persone nei confronti della religione e al non facile mantenimento in certe zone impervie.

Restauro delle cappelle di Broglio - lanostraStoria.ch

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Archivio Museo della Memoria: MDM0914