Percorsi dell’Ottocento: 13 — La strada del San Bernardino
Percorsi dell’Ottocento: 13 — La strada del San Bernardino
Tredicesimo episodio di una serie di quindici servizi dedicati all’Ottocento ticinese, questo servizio di Gianni Padlina, Patrizio Malaguerra e Mario Realini andò in onda il primo gennaio 2004 nel programma televisivo «Il Quotidiano». La serie era stata progettata per ricordare i duecento anni dall’Atto di Mediazione, cioè a dire la risoluzione con la quale Napoleone Bonaparte attribuì, il 19 febbraio 1803, alla Svizzera una nuova Costituzione di stampo maggiormente federalistico e dunque con maggiori poteri attribuiti ai Cantoni, occasionando in tal modo anche la nascita del Canton Ticino, assieme con Argovia, Turgovia, Vaud, San Gallo e Grigioni.
Questa puntata è dedicata alla strada del San Bernardino. Occorre ricordare che il valico del San Bernardino divenne di importanza europea solo a partire dal XV secolo, quando fu realizzata una strada che permetteva di superare le due strette gole poste a nord del passo, tra Splügen e Thusis — strada che prese il nome di Via Mala.
Il tracciato della strada carrozzabile del San Bernardino — realizzata tra il 1817 e il 1824 su progetto dell’ingegnere Giulio Pocobelli e oggetto di questo servizio televisivo — è rimasto in gran parte ancora oggi quello della strada cantonale. L’opera venne in parte finanziata dal Piemonte, una potenza straniera che, grazie a questo collegamento strategico, riusciva da avere importanti scambi commerciali con gli Stati tedeschi aggirando i territori occupati in Italia dall’Austria
Di queste vicende parla lo storico Marco Marcacci in questo servizio. Una sintetica storia del Passo del San Bernardino si legge nell’articolo scritto da Carlo Negretti per il «Dizionario storico della Svizzera».
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.