Percorsi dell’Ottocento: 12 — Il Confine Ticino-Grigioni
Percorsi dell’Ottocento: 12 — Il Confine Ticino-Grigioni
A partire dal Medioevo, e fino all’inizio dell’Ottocento, il confine tra Ticino e Grigioni segnava l’appartenenza a due entità politiche nettamente distinte per condizioni politiche, economiche e sociali. Oggi, invece, la linea di frontiera tra i due Cantoni è difficilmente rintracciabile sul territorio a causa dell’espansione edilizia che ha praticamente fuso in un unico agglomerato il Comune ticinese di Lumino e Monticello, frazione di San Vittore, primo Comune grigionese della Mesolcina.
Dodicesimo episodio di una serie di quindici servizi dedicati all’Ottocento ticinese, questo servizio di Gianni Padlina, Patrizio Malaguerra e Mario Realini andò in onda il primo gennaio 2004 nel programma televisivo «Il Quotidiano». La serie era stata progettata per ricordare i duecento anni dall’Atto di Mediazione, cioè a dire la risoluzione con la quale Napoleone Bonaparte attribuì, il 19 febbraio 1803, alla Svizzera una nuova Costituzione di stampo maggiormente federalistico e dunque con maggiori poteri attribuiti ai Cantoni, occasionando in tal modo anche la nascita del Canton Ticino, assieme con Argovia, Turgovia, Vaud, San Gallo e Grigioni.
L’intervistato è lo storico Marco Marcacci.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.