S. Messa di suffragio in una grotta ticinese 1965
S. Messa di suffragio in una grotta ticinese 1965
Non penso vi siano state molte S. Messe celebrate in una grotta in Ticino. Questa in ogni caso fu la prima. Celebrante il leggendario Don Franco Buffoli, che fu prevosto di Tesserete: speleologo, archeologo, allenatore di calcio, naturalista, collaboratore al “Cantonetto”… insomma un genio universale. L’occasione di questa celebrazione nella grotta alla Cava Scerri a Loverciano, presso Castel S. Pietro, fu però un fatto tragico. Era una Messa in suffragio di un giovane geologo ticinese morto venticinquenne sotto una valanga presso il Piz Nair a S. Moritz: Dario Ferrini. Assieme a Guido Cotti -docente alla Magistrale - Dario Ferrini aveva pubblicato sul Bollettino dell’Associazione Ticinese di Scienze Naturali quelle “Note abiologiche sulle grotte del Ticino” che per anni furono la Bibbia degli speleologi ticinesi in erba, quali eravamo noi teenager allora. Prima di introdurci nel mondo sotterraneo ticinese, ci eravamo incontrati sia con Dario che con Guido per cercare di rubare loro un po’ il mestiere e informarci su come affrontare la discesa nelle viscere della terra. La sua improvvisa scomparsa lasciò viva costernazione nel piccolo mondo degli speleologi ticinesi, e lo si volle ricordare così, con una cerimonia di suffragio in una di quelle grotte che aveva percorso e descritto. La scelta della grotta alla Cava Scerri non fu casuale: essa presentava infatti un’ampia sala subito dopo l’ingresso, ideale per accogliere numerosi partecipanti, e l’accesso era abbastanza semplice anche per i non iniziati, anche se si dovettero preparare un paio di scalini fatti con le pietre della caverna per facilitare il passo. Anche la scelta di Don Buffoli fu ovvia, essendo anche lui un buon speleologo. Siamo nel 1965 ma non ricordo la data, in ogni caso non moti mesi dopo la sua tragica scomparsa l’8 gennaio 1965. La qualità della foto è molto mediocre, ma in una sala così vasta il flash non illuminava che un paio di metri.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.