Ricercatori scientifici ticinesi all’estero: ricerca di base e industria farmaceutica
Ricercatori scientifici ticinesi all’estero: ricerca di base e industria farmaceutica
Fabio Bonetti è l’autore di una serie di cinque trasmissioni televisive andate in onda nei primi mesi del 1980 dedicate a giovani della Svizzera italiana che stavano svolgendo attività di ricerca scientifica in università di altri paesi. Girata a Nizza, nella Costa azzurra; a Bethesda, nel Maryland e a East Hannover, nel New Jersey, questa quarta delle cinque puntate fu tramessa il 16 giugno 1980. La ricerca di nuovi farmaci nel campo dell’anestesia e della lotta alle malattie cardiovascolari e la produzione e regolamentazione dei nuovi farmaci negli Stati Uniti sono gli argomenti principali della puntata, per la quale Fabio Bonetti intervistò: Marco Balerna; biochimico presso l’Università di Nizza; Alessandro Capponi; ricercatore biochimico presso il National Institute of Health di Bethesda; e Mario Buzzolini, ingegnere chimico che si occupata della pianificazione della ricerca presso Sandoz ad East Hannover.
A pagina 13 del settimanale «Teleradio7» in edicola per la settimana dal 14 al 20 giugno 1980 si leggeva la presentazione del programma televisivo:
Prima parte: «Nuove frontiere dalla neurobiologia molecolare» Marco Balerna, di Lugano, biochimico, he messo a punto coi colleghi all’Università di Nizza un nuovo anestetico, modificando la molecola di un velenosissimo pesce giapponese.
Seconda parte: «Si intensifica la lotta alle malattie cardiovascolari» Alessandro Capponi, originario di Cerentino, biochimico, ha studiato al NIH (National Insitute of Health) di Bethesda, presso Washington, gli effetti dell’angiotensina, regolatrice della pressione sanguigna.
Terza parte: «Come nasce un farmaco»? Mario Buzzolini, di Lugano, ingegnere chimico, direttore della pianificazione della ricerca della Sandoz americana East-Hannover (New Jersey), racconta la genesi di un farmaco e le regolamentazioni esistenti negli Stati Uniti in questo campo.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.