Opere assistenziali pubbliche e private negli anni Sessanta
Opere assistenziali pubbliche e private negli anni Sessanta
Prodotto da Sergio Genni, «Questioni nostre» fu un programma televisivo dell'allora TSI, andato in onda dal 24 gennaio 1968 al 28 marzo 1969. Gli argomenti al centro delle puntate conservate negli archivi della RSI sono tutti di carattere sociale. Dal disadattamento giovanile alle assicurazioni sociali, passando dall'assistenza alla prima infanzia all'assistenza alle persone anziane.
Per il progetto «lanostraStoria.ch» abbiamo selezionato alcune puntate utili per comprendere la diversa sensibilità con cui queste questioni (alcune di grande attualità) sono state affrontate in seguito.
Tratto comune di tutte le inchieste che svolse Sergio Genni alla fine degli anni Sessanta è la crescente consapevolezza che le questioni sociali richiedevano nuove competenze e nuovi approcci. Erano anni di forte espansione economica, caratterizzati anche da un'ascesa nella scala sociale di una consistente parte della popolazione, che si accompagnò ad un incremento dei consumi e ad un prolungamento diffuso della scolarizzazione. In questo contesto che sembrava offrire a tutti il necessario, Cantone, Comuni, associazioni e fondazioni stavano maturando la consapevolezza che il benessere non era di tutti e che occorreva dotarsi di strumenti efficaci per aiutare gli esclusi.
La puntata di «Questioni nostre» intitolata «Opere assistenziali pubbliche e private» andò in onda il 24 gennaio 1968. Il servizio mette dapprima in rilievo come, grazie alle industrie e al turismo, a partire dal 1959 il Canton Ticino aveva migliorato la situazione economica istituzionale e della popolazione, ma nel contempo - come confermano le statistiche del 1966 - vedeva aumentare l'esborso per sussidi e altre opere sociali. In seguito, offre interviste a persone comuni su questioni sociali e all'avvocato Spartaco Barana sull'effettivo intervento pubblico in aiuto alle persone bisognose. Segue una panoramica su alcune istituzioni cantonali e private: i tre Consorzi profilattici materni e pediatrici dotati di poliambulatorio che forniscono alle mamme consulenza in loco o a domicilio sull'igiene, l'alimentazione e la cura dei propri figli; la nuova sede luganese dell'asilo Culla Arnaboldi per bambini dai primi mesi di vita ai 6 anni; il servizio di aiuto famigliare per i periodi in cui una madre è assente per parto o per malattia, che a volte interviene anche in casi di persone anziane, malate o infortunate; la moderna e funzionale Casa Primavera, che ha sostituito l'ormai obsoleto Istituto comunale di assistenza e che si occupa di una settantina di bambini senza famiglia, di madre nubile, poveri o provenienti da famiglie molto numerose; il Centro di osservazione medico psicopedagogica di Rovio che, come quello di Stabio, si occupa dello studio a scopo diagnostico e del trattamento psicoterapeutico e educativo di bambini in età scolastica affetti da gravi disturbi nervosi e turbe del comportamento.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.