Sandra Filanti Piffaretti, (1944-2009), Balerna, olio su tela, Collezione d'arte del Comune
Sandra Filanti Piffaretti, (1944-2009), Balerna, olio su tela, Collezione d'arte del Comune
Sandra Filanti Piffaretti, nata a Milano, ha soggiornato a lungo in Svizzera. Pittrice figurativa, tendenza impressionista. Ha partecipato a diverse rassegne e concorsi ottenendo premi e riconoscimenti, Personalie collettive in Italia ed all'estero. Tra le più significative si segnalano: Galleria Solenghi di Como; Museo Pedrotti e Cantoni - Guidizzolo (MN); L'Atelier di Mendrisio (Svizzera); SIRIO Immagini d'Arte - Cantù; Ca Bianca Milano; Comune San Fermo d.B. Biblioteca Civica; S Ambrogio di Milano; Elmepe di Erba; Azienda Promozione Turistica Como; Art 54 Gallery di New York; Palazzo degli Affari -Firenze; Westgart Gallery, Medicine Hat/Alberta, Canada; Art Buyers Caravan, Hyatt DFW Dallas; Comune di Malnate; Comune di Meda; inoltre: Cinisello Balsamo, Vicenza, Brescia, Ferrara, Udine, Padova, Bassano, Ivrea, Milano, Venezia, ecc. In programmazione '93: Consolato tedesco; Castello di Azay-Le Ferron, Francia; personali in Belgio e Svizzera. Le sue opere si trovano in diverse collezioni private italiane e straniere.
ROBERTO VIVIANI
Ci si trova davanti ad opere realizzate con paziente amore, con cura e sentimento (realtà sentita, secondo la denominazione di un ciclo di mostre di grande successo che sono state presentate su tutto il territorio nazionale) è appunto il sentimento a trasparire costantemente nell'opera di Sandra, questo con la costante e struggente volontà di riuscire a fissare su tela attimi fuggenti e momenti di vita. Una visione intimista dell'arte, quasi un richiamo pascoliano ad una rivisitazione del proprio IO, ad un ripiegamento su se stessi così in contrasto con l'attuale auto esaltazione ed auto compiacimento dei "produttori" d'opere che affollano il momento dell'arte contemporanea. Troppo è il tempo necessario per ultimare un'opera e troppa è la passione profusa per crearla. Appare chiara, infine la tensione di rendere leggibili e nitidi i tasselli di vita che descrive ,tensione nitista che la porta a svelarci le intime motivazioni della sua opera senza nascondersi dietro a simboli ambigui e linguaggi ermetici così facilmente esposti alla mistificazione del "riempitemi di contenuto". Il "contenuto" nell'opera di Sandra è visibile e meravigliosamente fruibile al di sopra di tempi o mode estetiche. Il suo messaggio nasce dall'interiorità e all'interiorità degli altri è destinato senza clamori.
R. VALENTINI
La pittura rappresenta per Sandra un mezzo d'espressione ideale nel quale rispecchiarsi nel momento stesso in cui la esegue. In ogni quadro, qualsiasi sia il soggetto c'è lei come appare o come si sente nel breve spazio di tempo necessario alla sua esecuzione. Come è lei, solo in quel momento preciso e fuggevole, fissato per sempre sulla tela, non sarà mai più rivissuto: un istante irripetibile di magia espresso più con il cuore che con la mente, più con emotività che con il raziocinio. Ecco allora ampiamente giustificata la svariatissima scelta di soggetti che spaziano a volte da paesaggi completamente vuoti ad altri brulicanti di gente. Scene invernali e desolate a calde campagne assolate, angoli di paesi dai forti contrasti di luce e ombre a momenti di intima romantica poesia.
ANTONINO DE BONO
Riesce ad esternare in vedute ottimali, momenti di romantico oblio, giostrando su di una pennellata rapida, immediata e graziosa rendendo agili personaggi e scene.
S. PERDICARO
La sua pittura è una trasposizione vibrante ed immediata di aspetti di vita, momenti quotidiani, motivi della realtà circostante attualizzati nella resa estetica con dovizia di ritmi e di contrasti, tesi a sottolineare il dinamismo di un linguaggio stilisticamente complesso ed esauriente. L'artista ha il raro pregio di focalizzare figure e forme con pochi tratti costruendo con il colore, con i serrati dialoghi luce/ombra in impressionistici tocchi il contesto ambientale e strutturale dei soggetti. Ne risultano opere fresche e dotate di straordinaria comunicativa, in cui la fantasia ed il riscontro oggettivo si amalgamano all'intento sempre vitale nelle intenzionalità della pittrice, d'interpretare le cose con slancio. La sua espressione rivela una certa misura poetica e comunque è sempre correlata degli stati d'animo che, interagendo con la molteplicità degli spunti soggettivi ed oggettivi fanno germinare l'ispirazione
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.