Stucchi nel Ticino: Bissone e Comano
Stucchi nel Ticino: Bissone e Comano
All’inizio del 1975, per il programma televisivo «Situazioni e testimonianze», Eros Bellinelli affidò allo storico dell’arte Piero Bianconi il compito di realizzare sei servizi televisivi dedicati all’arte dello stucco in Ticino: «Stucchi in Ticino». Bianconi fu affiancato dal regista Paul Lehner.
Questa seconda puntata andò in onda il 7 marzo 1975. È dedicata alla scoperta degli stucchi barocchi della chiesa di San Carpoforo a Bissone e di Santa Maria a Comano.
La chiesa di Bissone viene citata per la prima volta in documenti storici risalenti al 1148, anche se potrebbe essere stata fondata diversi secoli prima. Venne profondamente rimaneggiata sia nel XVI che nel XVII secolo. L’edificio ha una pianta a tre navate, sui cui fianchi si aprono sei cappelle laterali. La navata centrale è ricoperta da una volta a botte lunettata mentre le navate laterali ed il coro sono coperte da una volta a vela. Sulla campata precedente il coro si apre una cupola. L’interno è ornato da numerosissimi stucchi e da affreschi di Giovan Francesco Gaggini e Carpoforo Tencalla.
La prima menzione della chiesa di Santa Maria della Purificazione a Comano risale al 1359. Nel 1468 l’edificio fu citato nuovamente come sede della parrocchia che amministrava le chiese della zona. Il suo aspetto attuale, tuttavia, si deve a una modifica radicale avvenuta nel 1613, quando fu rimodellata secondo il gusto barocco allora in voga. Precedentemente, nel 1570 circa, la chiesa era stata ampliata. Ulteriori ampliamenti risalgono a periodi precedenti.
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