EVGHENIJ EVTUŠENKO, POETA E INTELLETTUALE RUSSO A POESTATE LUGANO 1998
RAPPORTI CULTURALI TICINO RUSSIA
EVGHENIJ EVTUŠENKO (1932-2017), POETA E INTELLETTUALE RUSSO.
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Evgenij Aleksandrovič Evtušenko (Zima, Siberia, 18 luglio 1932 – Tulsa, USA, 1. aprile 2017), poeta, romanziere, intellettuale, drammaturgo, sceneggiatore, artista, fotografo.
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Immagine:
Evgenij Evtušenko sul palco di PoestateLugano, Rivetta Tell, giugno 1998.
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Nel 1998 il vate russo Evgenij Evtušenko compie il suo primo viaggio in Svizzera, ospite dell’artista-editore Jean Olaniszyn, fondatore del Museo Hermann Hesse di Montagnola.
Evtušenko - seguendo il programma ideato e diretto da Jean Olaniszyn con la collaborazione di Rossella Bezzecchi (rappresentante dei Musei letterari russi in Italia) e di Armida Demarta (ideatrice e direttrice del festival PoestaleLugano) - nel Canton Ticino partecipa a diversi eventi culturali.
Al Museo Hesse di Montagnola, oltre a partecipare alla lettura di testi poetici, Evtušenko fa da padrino alla mostra, allestita nella sala espositiva delle Edizioni ELR, per la presentazione dei progetti culturali negli Stati Uniti d'America, gestiti dalla nuova ‘Fondazione Hermann Hesse di New York’, fondata nel 1998 e diretta da Jean Olaniszyn e Karin Adrian von Roques, con il patrocinio di Heiner Hesse.
Invitato da Armida Demarta sale sul palco di PoestateLugano allestito in Rivetta Tell sul lungolago, accompagnato da due giovani lettori svizzeri, Alessandro Tini e Nicolas Joos: un grande evento culturale per la Città di Lugano che si ritrova ad avere in casa il grande vate russo con centinaia di persone che hanno seguito la performance sul palco allestito nella piazzetta Rivetta Tell.
Durante il suo primo soggiorno in Ticino, Evtušenko, con la seconda moglie Masha e il loro figlioletto, visitano il Ticino accompagnati da Jean Olaniszyn che fa loro da guida: oltre ai luoghi culturali, al vate russo piacciono molto i tipici grotti e le trattorie in riva al lago dove può gustare le alborelle fritte.
In questo girovagare sul territorio incontrano diversi personaggi della cultura, fra i quali Heiner Hesse (secondogenito di Hermann Hesse), lo scrittore Giuseppe Curonici, l’architetto Mario Botta, lo scultore Nag Arnoldi, l’oste-artista Claudio Canonica della mitica Osteria Centrale di Balerna, dove, come avvenuto anche per altri personaggi della cultura internazionale, dopo la cerimonia rituale gli viene assegnato un posto fisso al tavolo della “Sala dello sciamano”.
La RTSI (Radiotelevisione svizzera di lingua italiana) gli dedicò un servizio con delle riprese sul Lago di Lugano per la regia di Zoe Markus Salati e fu intervistato da Mara Lucchini per le Cronache della Svizzera italiana e dal giornalista Salvatore Maria Fares per Rete2.
Evgenij Evtušenko torna in Ticino nel 2014 per l’inaugurazione della sua mostra fotografica “Alberi di betulla nana come simbolo della natura russa”, a cura di Katia Bock, allestita alla Galleria Sangiorgio di Lugano.
Ospite di Arminio Sciolli e Jean Olaniszyn, visita anche il Centro culturale il Rivellino LDV di Locarno dove è allestita una mostra del suo connazionale artista pittore Alex Doll e dove trovano sede l’Archivio Ivan Bianchi (pioniere della fotografia in Russia) e l’Archivio del fondatore del Museo Hermann Hesse di Montagnola che conserva molte testimonianze del suo primo soggiorno ticinese nel 1998.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.