A. Mario Redaelli (1933-2011), storico, genealogista, scrittore, archivista.
In ricordo dell'amico A. Mario Redaelli (2 dicembre 1933 – 20 gennaio 2011), storico, genealogista, scrittore, archivista.
Di Jean Olaniszyn
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L’archivista A. Mario Redaelli (sulla destra) con Zurab Konstantinovic Tsereteli, artista, scultore, Presidente dell’Accademia di Belle Arti della Russia (San Pietroburgo, 2007).
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Il 20 gennaio del 2011 se ne è andata una figura importante e fondamentale della cultura del Canton Ticino, in particolare della Collina d’Oro. Il senso di solitudine e di abbandono è sempre più forte ogni volta che qualcuno di loro ci lascia, forse perché loro hanno costruito una strada fatta dalla cultura vera e non acculturata, qualcosa che oggi è difficile trovare.
Redaelli era una persona speciale che andava avanti con le sue idee ed il desiderio di voler fare con precisione un lavoro amato da sempre. Questo e la voglia di lottare per un ideale culturale senza fermarsi di fronte a nessun ostacolo, gli hanno permesso di lasciarci testimonianze importanti e fondamentali, soprattutto per la storia della Collina d’Oro e dei suoi illustri abitanti.
È stato divulgatore di materiali storici e culturali con particolare attenzione all’emigrazione ticinese in Russia, si citano gli architetti Adamini, Gilardi, Camuzzi, il fotografo ticinese (nato a Varese), Giovanni/Jean/Ivan Bianchi, pioniere della fotografia in Russia, tra Parigi, San Pietroburgo e Mosca, gli illustri abitanti della Casa Camuzzi di Montagnola: Aleksandr Benois, Hermann Hesse, Miguel Serrano, e altri.
Con Mario Redaelli, oltre ai viaggi in Russia, ho realizzato molti progetti editoriali, in particolare con le mie Edizioni ELR.
Altri progetti che avevamo pianificato sono in fase di realizzazione, in sua memoria, con la collaborazione della moglie Pia Todorovic Redaelli e di studiosi pietroburghesi.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.