Sposi a Lugano, anni ‘40
Sposi a Lugano, anni ‘40
Uno sposalizio, in abito da cerimonia decisamente elegante ma “morigerato“. Sono gli zii paterni, zia Emilia, (sorella di mio Padre) in abito scuro e lo sposo, Giuseppe Cremella, (1910-1970). I coniugi hanno in seguito abitato nella casa al numero 9, (piano terra) di Via Bertaro Lambertenghi, con vista diretta sull'entrata dell'allora Ospedale Civico di Lugano, oggi USI, appartamento condiviso con i miei Nonni paterni, Cesare (1876-1959) e Giuseppina (Peppa) Gadoni-Gadoni (1885-1946).
Zia Emilia (1907-1984) era sorella unica di mio papà Ricciotti, che, con il Nonno, aveva ben avviato, in località Resega di Porza, una "fabbrica" per la produzione di "acqua di bucato" (candeggina e soda), che consegnava direttamente al domicilio dei propri clienti, (prima con cavallo e carretto ed in seguito con furgoncino). Serviva in particolare, commercianti del luganese, alberghi, negozi e ristorazione in genere, persino in tutto il cantone e anche oltre. Un attività che ha avuto fine naturale, con l'arrivo sugli scaffali e nelle case, dei nuovi e dei noti prodotti detergenti che ben conosciamo. Tornando agli sposi, nel '46, nasce il loro primo e unico figlio a cui viene dato il nome di Mauro, cugino, che da giovane si trasferì nella Svizzera romanda, con domicilio Ginevra.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.