Attività Comitato signore
C'era un tempo, a Lugano, in cui anche la distribuzione di un litro di latte al giorno poteva fare la differenza. L'anno era il 1933, l'archivio quello del Rotary Club Lugano. Come elencato nelle carte, il sodalizio era solito aiutare la popolazione con latte e pacchi di viveri distribuiti in maniera regolare, ma veniva soprattutto in soccorso delle madri assistendo i cosiddetti "bambini gracili" a Sorengo oppure offrendo dispensari antitubercolari e sostegno economico per pagare il nido d'infanzia o per la colonia estiva.
Impressiona, in particolare, l'impegno del Comitato signore attraverso il Soccorso invernale che prevedeva la distribuzione di indumenti destinati alle frange della popolazione più bisognose. In un rapporto di seduta del 9 novembre 1932, si legge: "Come già l'anno scorso si decide di distribuire i pacchi indumenti già per S. Nicolao – 6 dicembre".
E oltre al buon cuore, emerge la discrezione di queste donne così vicine ai meno fortunati: "Si aveva di nuovo ventilato l'idea di riunire le famiglie e di consegnare a loro i pacchi invece di rendersi a domicilio, ma dato che per desiderio espresso dei signori rotariani la distribuzione deve essere anonima".
I casi specifichi raccontano poi di situazioni di estremo sconforto. Recita un verbale del 23 novembre dello stesso anno: "La famiglia [...] si compone di marito, moglie e 5 figli rispettivamente di 12 - 10 - 9 - 7 e 2 anni. Il marito da tre mesi è ammalato di sciatica e da uno si trova degente all'Ospedale di Mendrisio. Brava persona lavoratrice. Versano nell'assoluto bisogno".
E ancora: "Angelina pure a Gerso è famiglia composta di madre 88enne sempre a letto e di una figlia di 60 anni, la quale si occupa di lavori d'ago in casa a punto per poter curare e sorvegliare la mamma. Sarebbe il caso di mandare oltre a un piccolo pacco di viveri di Natale un po' di legna".
Ed è bello sapere che un piccolo gesto come questo abbia contribuito a scaldare il cuore e la casa di una famiglia ticinese durante le festività natalizie.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.