Heiner Hesse, Romano Broggini, Ekaterina Anisimova, A. Mario Redaelli, Pia Todorovic, incontro al Monte Verità di Ascona, 1996.
Heiner Hesse, Romano Broggini, Ekaterina Anisimova, A. Mario Redaelli, Pia Todorovic, incontro al Monte Verità di Ascona, 1996.
Immagine:
Casa Anatta, Monte Verità, Ascona 1996.
Da sinistra: Ekaterina Anisimova (assistente scientifica dell’Archivio Statale Russo di San Pietroburgo), Heiner Hesse in conversazione con il prof. Romano Broggini, con accanto i ricercatori archivisti A. Mario Redaelli e Pia Todorovic (Fotografia di Jean Olaniszyn, Archivio Edizioni ELR).
Incontro in occasione della presentazione del progetto editoriale, a cura di Jean Olaniszyn, “Il Palazzo di Klingsor" (Casa Camuzzi a Montagnola).
“Il Palazzo di Klingsor” è una pubblicazione importante sulla storia del Palazzo Camuzzi e del vissuto del suo illustre ospite Hermann Hesse, dal 1919 al 1931.
“Il Palazzo di Klingsor”, a cura di Jean Olaniszyn, con testi di Cesare De Seta, Michel Tournier, Volker Michels, Christian Immo Schneider, Horst Homburg, Giuseppe Curonici, Amleto Pedroli, Heiner Hesse, Jean Olaniszyn, Ambrogio Pellegrini, A. Mario Redaelli, con vari testi di Hermann Hesse, è stato pubblicato, in prima edizione limitata e numerata, dalle Edizioni ELR/Baladrüm, Ascona-Lispia 1996.
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EKATERINA ANISIMOVA - Assistente scientifica presso l’Archivio Statale Russo di San Pietroburgo.
La ricercatrice pietroburghese Ekaterina Anisimova è stata invitata diverse volte in Ticino dall’editore Jean Olaniszyn per delle consulenze, conferenze, mostre e pubblicazioni con le Edizioni Baladrüm e le Edizioni ELR, con sedi ad Ascona, Lipsia, Montagnola (Torre Camuzzi), Lugano, Losone (Centro culturale 'Le Cep de Vigne'), Locarno (Centro culturale il Rivellino LDV) e rappresentanze a Parigi e San Pietroburgo.
Ekaterina Anisimova ha inoltre partecipato, quale consulente scientifica, a molte mostre organizzate dal Polo culturale Ticino-San Pietroburgo (diretto da Jean Olaniszyn), sia in Svizzera che in Russia.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.