Marina E. Malevinskaja, vice direttrice dell’Archivio Statale Russo della Flotta di San Pietroburgo, in visita a Montagnola.
Marina E. Malevinskaja, vice direttrice dell’Archivio Statale Russo della Flotta di San Pietroburgo, in visita a Montagnola.
PERSONAGGI DELLA CULTURA RUSSA NEL CANTON TICINO
Di Jean Olaniszyn
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MARINA E. MALEVINSKAJA.
Vice direttrice dell’Archivio Statale Russo della Flotta di San Pietroburgo.
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Immagine:
Marina E. Malevinskaja (Vice direttrice dell’Archivio Statale Russo della Flotta, San Pietroburgo) con A. Mario Redaelli e Pia Todorovic, nella sala principale del Museo Hermann Hesse, Torre Camuzzi di Montagnola, sede anche delle Edizioni ELR (fotografia di Jean Olaniszyn, Archivio ELR, 1998).
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Ho incontrato Marina Malevinskaja a San Pietroburgo nel 1997 in occasione di un viaggio in Russia con l’archivista A. Mario Redaelli e la ricercatrice Pia Todorovic.
In quell’occasione abbiamo avuto accesso all’immenso Archivio Statale Russo della Flotta - oltre 100milioni di documenti - situato in un palazzo sulla piazza del Palazzo di San Pietroburgo, di fronte al Palazzo d’Inverno (Museo dell’Ermitage), dove si erge la Colonna Alessandrina.
Con il direttore dell’Archivio Statale Russo della Flotta di San Pietroburgo ho quindi sottoscritto un contratto per la pubblicazione di diversi materiali provenienti da questo incredibile tesoro della storia russa, a partire dall’Impero degli zar moscoviti fino alla Repubblica russa, dove ho anche trovato dei documenti interessanti sui rapporti diplomatici intercorsi con il Vaticano e con la Signoria e Repubblica di Ginevra (1534-1798).
Consultando l’archivio mi sono pure imbattuto per caso in una fotografia con un ritratto di Rasputin con sul retro la scritta autografa, in cirillico: “Ogni gioia ha il suo prezzo”. Con il supporto del maestro incisore Giuseppe De Giacomi ne ho fatto una stampa d’arte negli atelier di Franco Lafranca di Locarno.
Nel 1998 ho invitato Marina Malevinskaja in Ticino per una visita al Palazzo Camuzzi di Montagnola e la consultazione degli Archivi Camuzzi diretti da A. Mario Redaelli, per l’occasione in parte esposti negli spazi espositivi delle Edizioni ELR situati al terzo piano della Torre Camuzzi, sede del Museo Hermann Hesse.
È stata pure organizzata una conferenza alla Biblioteca cantonale di Lugano con l’allora direttore Giuseppe Curonici, dove è stata presentata la pubblicazione di Marina Malevinskaja, “San Pietroburgo. La Colonna Alessandrina” (1), testo in russo, italiano, tedesco e inglese, Quaderno Le Ricerche n. 5, a cura di A. Mario Redaelli, Edizioni ELR, Torre Camuzzi, Montagnola 1998.
(1) La Colonna Alessandrina è una colonna monolitica di granito rosso finlandese di 25 metri poggiante su un grande piedistallo di base quadrata che si erge al centro della piazza del Palazzo di San Pietroburgo di fronte al Palazzo d’Inverno (Museo dell’Ermitage). La colonna è sormontata da un angelo in bronzo che regge una croce latina, opera dello scultore russo Boris Orlovskij. L'intero monumento, tra piedistallo, colonna e statua, è alto 47,5 metri. La sola colonna pesa circa 600 tonnellate, mentre il peso complessivo è stimato in 710 tonnellate. Fu costruita tra il 1830 e il 1834 per celebrare la vittoria dello zar Alessandro I contro l'armata di Napoleone nella campagna di Russia del 1812. Progettata dall'architetto francese Auguste de Montferrand e costruita dall'architetto ticinese Antonio Adamini, fu inaugurata il 30 agosto 1834.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.