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GIORNO DI LUTTO NEL GAMBAROGNO

1965
M.Christine Riedo

Giorno di lutto.

Ho visto il moi primo morto, quando avevo une decina d’anni a Vairano.

Essere confrontata alla morte non mi ha fatto paura, forse perché ci sono stata confrontata fin dalla prima étà, se ne parlava liberamente, pareva qualche cosa di normale. Ero in vacanza dalla mia madrina e siamo andate insieme per dare un ultimo saluto al morto. Era un rito che si faceva in comunità, per noi bambini già grandicelli insieme ai nostri genitori, o alla perentela. Quando c’era un decesso, come in tutti paesi penso, il defunto era esposto a casa sua, sul suo letto o su di un catafalco. Era l’usanza che la gente del paese, piccoli e grandi ci andassero per un rendere un ultimo omaggio. C'era la pena, le lacrime, sì, ma anche il calore, l'accompagnamento della comunità. Per il funerale, la gente del paese si riuniva in un corteo funebre che accompagnava la salma a piedi fino alla chiesa di S.Nazzaro e al cimitero dopo.

Queste usanze, questi riti hanno preparati noi bambini in un certo senso alla realtà della vita. E per gli abitanti del paese Intrecciavano un unità davanti al destino comune.

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10 luglio 2024
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