Salvioni Alberto (12.1.1915-4.1.1987) "Donna alla finestra" 50x38.5 cm Collezione d'arte del comune
Salvioni Alberto (12.1.1915-4.1.1987) "Donna alla finestra" 50x38.5 cm Collezione d'arte del comune
Affresco su eraclit
I campi di attività di Alberto Salvioni furono tanti: la pittura, l'affresco, la serigrafia, le vetrate, l'arte tessile, il mosaico, la decorazione artistica di edifici, nonché il disegno. Per le pagine di «SIKART Dizionario sull'arte in Svizzera», la voce dedicata ad Alberto Salvioni è stata scritta da Gastone Mandozzi, il quale ricorda come «nel percorso pittorico di Salvioni, una svolta di particolare rilievo è data dal grande affresco eseguito nel 1966 a Comologno. In esso si possono individuare parte degli elementi topici del suo stile: alcuni, come le giocose figure di giovani, attingono al percorso del decennio precedente; altri presentano soluzioni innovative, come l'assolata piazza semicircolare di lontana ascendenza metafisica, o assolutamente inedite, come l'accentuato interesse per il ritmo grafico degli orti o dei selciati.»
Nato il 12 gennaio 1915 a Ravecchia (Bellinzona) e morto il 4 gennaio 1987 a Rojales (Spagna), «Salvioni studiò pittura all'Accademia di Brera a Milano dal 1935 al 1938. Dal 1961 visse a Rovio, e dal 1971 a Rancate e in Spagna. Dall'inizio degli anni 1940-50 ottenne numerosi incarichi per affreschi religiosi e profani in Ticino, nonché per opere decorative nella scuola d'arti e mestieri a Bellinzona (1952) e al Centro svizzero di Milano (1955). Nel 1953 fu tra i fondatori del Gruppo della Barca, sodalizio di artisti ticinesi», si legge nella voce dedicata ad Alberto Salvioni che Matthias Oberli ha scritto per il Dizionario storico della Svizzera.
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L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.