La politica in tribunale 2
La politica in tribunale 2
I sanguinosi "fatti di Stabio" del 1876 e il processo che ne seguì nel 1880, illustrano l'esasperazione e la violenza che hanno caratterizzato la vita politica ticinese dell'Ottocento. L'opposizione tra liberali e conservatori investe tutti gli aspetti della vita sociale, degenerando in un fanatismo partigiano che spacca in due il paese e divide in clan rivali borghi e villaggi, famiglie e cittadini.
Il 22 ottobre 1876 un giovane liberale viene ucciso a Stabio da un colpo d'arma da fuoco, sparatogli verosimilmente da un conservatore che si era sentito minacciato e insultato. I liberali, presenti in buon numero a Stabio per una festa di tiro, assediano l'edificio nel quale sospettano si sia rifugiato lo sparatore e all'interno del quale si trova un gruppo di avversari politici, pure armati. Negli scontri a fuoco che seguono, rimangono uccisi due tiratori liberali e un conservatore.
Il processo si svolge soltanto all'inizio del 1880, dopo una serie di ricorsi e contro-ricorsi e al termine di un'inchiesta - condotta prima da inquirenti liberali, poi da autorità giudiziarie conservatrici - che non ha mai potuto stabilire veramente come siano andate le cose.
Lo sceneggiato ricostruisce abbastanza fedelmente gli eventi politici, il processo e il clima di allora, con qualche libertà narrativa nel caratterizzare il principale imputato: il colonnello Pietro Mola che comandava le milizie liberali. Sono messe in evidenza le passioni politiche e i risentimenti personali, le deposizioni compiacenti o fasulle di testi prezzolati, subornati o condizionati dall'odio partigiano. Dal punto di vista politico, si dà risalto al tentativo dei conservatori intransigenti di farne un processo esemplare contro il partito liberale, mentre i moderati dei due campi si convincono che per il bene del paese è auspicabile superare lo scontro frontale e avviare forme di collaborazione. L'assoluzione di tutti gli imputati costituisce un primo passo in questa direzione.
Indicizzazione delle sequenze:
Un testimone un po' spaccone (1'01'00'-6'13''15)
L'apatia dell'imputato Mola (6'13''16-7'48''00)
Il teste sbugiardato (7'48''01-10'57''20)
L'asso nella manica dei conservatori (10'57''21-12'43''05)
L'arte, la politica e i sentimenti (12'43''05-16'19''10)
L'imperizia dei periti (16'19''11-29'09''06)
Sognando l'America 29'09''07-30'27''07
Mola: "spettatore impotente" (30'27''08-33'34''07)
La politica in confessionale (33'34''08-35'45''08)
Verso un'assoluzione generale? (35'45''09-37'34''11)
Una lettera galeotta (37'34''12-44'46''03)
La politica al villaggio (44'46''04-49'37''17)
L'uomo di Berna (49'37''18-55'53''15)
Passioni politiche e private (55'53''16-62'23''16)
Verso una mediazione federale (62'23''17-64'18''17)
Il processo trasformato in comizio (64'18''18-70'01''16)
Tra esclusivismo e compromesso (70'01''17-76'00''18)
Processo al liberalismo (76'00'19-77'51''21)
Mola: l'autodifesa di un uomo avvilito (77'51''22-83'42''08)
In attesa del verdetto (83'42''09-85'23''18)
La lettura della sentenza (85'23''19-89'22''06)
La sconfitta dell'intransigenza (89'22''07-92'06''01)
La piazza riprende il sopravvento (92'06''02-93'27''10)
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.