L’architett Büscion
L’architett Büscion
Partecipante al concorso ATTE-MdM Videoautori Ticino 2021
Gianfranco Croci (Capolago, 1947), protagonista del filmato, è conosciuto come “L’architett Büscion” (turacciolo, in dialetto) perché ha utilizzato i turaccioli come isolazione per i muri della sua casa.
Una vita avventurosa, la sua! Dopo l’apprendistato di disegnatore, Croci lavora per alcune imprese di costruzione del Mendrisiotto, con incarichi sempre più impegnativi. Nel 1978 abbandona questo lavoro per dedicarsi alla coltivazione e vendita di verdure, spostandosi come ambulante nei vari mercati del Sottoceneri. Ha pure fatto “ul marunatt” alla Fiera di S.Martino, gestendo contemporaneamente una giostra con il trenino per i bambini e alternando a queste attività pure quella di misuratore per una impresa di pittura. Nel 1992 parte come volontario in Uganda al seguito dell’ACTU (Associazione Cooperativa Ticino Uganda) dove mette a disposizione le sue conoscenze nell’ambito edile, insegnando alla popolazione locale le tecniche di base per la costruzione di case e pozzi. Da cosa nasce cosa, e si ritrova a lavorare per il Dipartimento federali degli Esteri, nella manutenzione e il restauro delle ambasciate svizzere in Corea, Ghana, Senegal e Marocco.
Tornato in Ticino, mette a punto un sistema innovativo di case prefabbricate, costruite utilizzando solo legno e altri materiali naturali…un architetto ecologista ante-litteram.
Biografia degli autori
Vincenzo D’Apuzzo (1940) figlio d’arte non solo per professione; suo padre era medico di famiglia a Bellinzona e ha fondato con i compianti Tonino Borsa, Enrico Conti e Franco Bernardoni l’ABCD (Associazione Bellinzonese Cine-video Dilettanti). Ha pure fondato con alcuni amici il VAM (Video Autori Mendrisiotto), decidendo insieme di creare una società che producesse solo video e non più film. Ha sempre avuto la passione per la regia. Ha diretto il suo primo film sceneggiato amatoriale a 16 anni. Si è occupato della regia video di moltissime produzioni del VAM e ha realizzato un lungometraggio nel 2009 e uno nel 2019, “Binario 212”, con attori e personale amatoriale.
Fausto Calderari, classe 1939, nato a Mendrisio, frequenta le scuole dell’obbligo e l’apprendistato come meccanico. Per 12 anni lavora presso la ferrovia Monte Generoso, in seguito come verificatore alle FFS, coltivando da sempre la passione per la fotografia e la cinematografia. Ha iniziato da giovane, producendo documentari a livello amatoriale girati inizialmente con la pellicola in 16 mm. Cofondatore dell’associazione dei Video Amatori del Mendrisiotto nel 1983, è stato da sempre il 1° cameramen del VAM. Ha praticamente cablato e costruito il primo Carro Regia del VAM da solo. Un carro che viene rimpianto ancora oggi per esser stato liquidato da un nuovo comitato in men che non si dica, per acquistarne un secondo che è poi stato venduto.
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Archivio Museo della Memoria: MDM0596
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.