«Felice Filippini, un manager di cultura»
«Felice Filippini, un manager di cultura»
Bixio Candolfi ebbe sempre molta stima di Felice Filippini. Colui che sarebbe in seguito diventato un grande pittore, nel 1938 cominciò a lavorare per la RSI, diventandone a tutti gli effetti uno dei pionieri. Dapprima assunto come archivista a Radio Monteceneri, nel 1945 Filippini ebbe l’incarico di capo dei servizi parlati, carica che ricoprì fino al 1970, quando si ritirò per motivi di salute. Morì il 9 settembre 1988. Due mesi dopo, l’11 dicembre, il programma radiofonico «Cannocchiale» mandò in onda una puntata intitolata «Felice Filippini, un manager di cultura».
Realizzata da Antonietta Meda e da Ugo Fasolis, la trasmissione focalizza l’attenzione su Filippini, non solo come uomo di cultura, ma anche come promotore di attività culturali: «un terremoto continuo» (Vigorelli).
Assieme con Bixio Candolfi, alla trasmissione parteciparono a Giancarlo Vigorelli e Luciano Sgrizzi.
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.