“Fogli volanti”: testi e canzoni popolari
È praticamente certo che la storia della stampa a caratteri mobili inizia con un foglio volante, un semplice foglio stampato; infatti il primo prodotto tipografico a stampa datato è una lettera d'indulgenza concessa da papa Nicolò V al re di Cipro, il 25 ottobre 1454. Sin dal XV secolo il genere tipografico del foglio volante ha avuto una straordinaria diffusione ed è stato utilizzato come mezzo di comunicazione di massa, per ogni tipo di pubblicazione, a carattere pubblico o privato, religioso o civile, economico, sociale, culturale o letterario. Tra i fogli volanti più conosciuti troviamo le 95 Tesi di Martin Lutero, del 31 ottobre 1517; il Placard sur la Messe affisso sulla porta della camera da letto del re francese Francesco I nella notte tra il 17 ed il 18 ottobre 1534; la Declaration of Independance, stampata a Philadelphia il 4 luglio 1776; e la Déclaration des droits de l’homme et du citoyen, del 26 agosto 1789. Per la sua diffusione in tutto il territorio europeo, per la varietà dei suoi contenuti e per la sua straordinaria importanza storica e culturale il foglio volante è l'elemento che più di tutti determina e riflette la portata rivoluzionaria della stampa a caratteri mobili e la sua influenza nel modo di comunicare e di vivere. La fortuna dei fogli volanti nel passato è anche dovuta allo stretto legame esistente tra questo particolare prodotto tipografico e l'oralità; legame che garantiva un'ampia circolazione dei messaggi veicolati, anche in una società essenzialmente analfabeta. Se da un lato la praticità e l'ampia diffusione hanno fatto il successo dei fogli volanti, non si può nascondere che queste caratteristiche siano anche all'origine del loro limite: la scomparsa e la distruzione. Per le loro caratteristiche materiali e per il carattere contingente del loro contenuto, i fogli volanti sono stampati caduchi ed effimeri, che raramente venivano conservati. E se ciò era vero nel passato, lo è ancor più nel presente.
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Archivio Museo della Memoria: MDM0320
Foto
“Giovanni Passanante e la sua bella”
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“Il giardiniere”
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“Lo spazzacamino”
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“Contrasto fra madre e figlia”
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“La mandolinata”
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L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.