Sergei Arkhanghelov, direttore generale del museo di Mosca; Jean Olaniszyn, direttore dell’Archivio Ivan Bianchi; Arminio Sciolli, direttore del Centro culturale il Rivellino LDV di Locarno; il vate russo Evgeni Evtuschenko, Locarno 5 giugno 2014.
Sergei Arkhanghelov, direttore generale del museo di Mosca; Jean Olaniszyn, direttore dell’Archivio Ivan Bianchi; Arminio Sciolli, direttore del Centro culturale il Rivellino LDV di Locarno; il vate russo Evgeni Evtuschenko, Locarno 5 giugno 2014.
POLO CULTURALE TICINO RUSSIA
Diretto da Jean Olaniszyn
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Gemellaggi Ticino Russia
Gemellaggio tra l’Archivio Ivan Bianchi e il Museo Centrale Statale di Storia Contemporanea Russa di Mosca, 2014.
Nel 2014, con una cerimonia al Centro culturale il Rivellino LDV di Locarno, alla presenza del vate russo Evgheny Evtuschenko, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa per il gemellaggio tra l’Archivio Ivan Bianchi, diretto da Jean Olaniszyn, e il Museo Centrale Statale di Storia Contemporanea Russa di Mosca, rappresentato dal direttore generale Sergei Arkhanghelov.
Per suggellare la collaborazione con la prestigiosa istituzione culturale russa, l’Archivio Ivan Bianchi ha omaggiato il Museo Centrale Statale di Storia Contemporanea Russa di Mosca, con la donazione tramite il direttore generale Sergei Arkhanghelov, della fotografia originale di Ivan Bianchii “Mosca, Vista sul Cremlino, 1855”.
Nell’immagine, la cerimonia della consegna della foto di Ivan Bianchi “Mosca, Vista sul Cremlino, 1855”, al direttore generale Sergei Arkhanghelov quale donazione per il Museo Centrale Statale di Storia Contemporanea Russa di Mosca. Da sinistra: Sergei Arkhanghelov, direttore generale del Museo Centrale Statale di Storia Contemporanea Russa di Mosca; Jean Olaniszyn, direttore dell’Archivio Ivan Bianchi; Arminio Sciolli, direttore del Centro culturale il Rivellino LDV di Locarno; il vate russo Evgeni Evtuschenko, Locarno 5 giugno 2014.
Le nostre vite: un secolo di storia degli svizzeri attraverso le loro immagini
L’Archivio della memoria di Stabio è nato nel 2010, grazie allo stimolo di un gruppo di appassionati di storia e cultura con lo scopo di raccogliere le testimonianze dei diretti protagonisti della vita quotidiana del paese, prima che si attuasse il turbinio di innovazioni che lo hanno cosὶ profondamente modificato.